I corpi illuminanti di piazza Cavour sono tutti funzionanti, ciò nonostante il luogo è al buio. E lo è da quando è stata messa in funzione l’illuminazione con i led.
Ora leggere che le lampade sono accese ma il luogo è al buio può far pensare, in particolare a chi di Favara non è, che il giornalista esagera, che non è possibile e allora ecco la foto che documenta lo stato dell’arte.
Nello scatto si notano in fondo le luci della biblioteca comunale e in un lato quelle di un esercizio commerciale, mentre la piazza è praticamente al buio.
La nostra storia impossibile ha una spiegazione paradossale. I corpi illuminanti sono posti a pochi centimetri dalle chiome degli alberi, alberi che in piazza ci sono da decenni, comunque, molto tempo prima delle strutture dell’illuminazione pubblica. Fino a qualche mese fa, con le lampade tradizionali la luce riusciva a filtrare tra i rami e illuminava il cuore del centro storico di Favara, con il nuovo tipo di illuminazione la piazza è al buio. Ora le soluzioni saranno sicuramente tante, una potrebbe essere una maggiore cura degli alberi ormai da tempo trascurati, con una adeguata potatura che allontani il fogliame dalle lampade.
La piazza, intanto, grida aiuto perché sta morendo, mentre la politica che abita il palazzo comunale che si affaccia sul posto quasi non si accorge della sua agonia. Nel 2013 erano 14 gli esercizi commerciali presenti nel luogo che era tornato ad essere frequentato dai giovani e da tante persone dei paesi vicini alla ricerca di un posto pieno di vita. Oggi gli esercizi commerciali sopravvissuti sono tre e la piazza si è praticamente svuotata.
Occorrerebbe provare a salvarla… ospita il castello, la biblioteca comunale, la chiesa del Rosario che richiamano i turisti, gli stessi che poi scappano per il luridume e le sporcizie presenti e perché il castello, la chiesa e la biblioteca ad una certa ora sono chiusi.
Amara è la considerazione: il privato era riuscito a ridare vitalità al centro storico e nuove speranze alla città, mentre la politica, in oltre un decennio, ha fatto poco o quasi nulla per sostenere il privato, quanto sarebbe bastato semplicemente assicurarne il decoro. Anche questa per altri versi è una storia impossibile, seppure drammaticamente reale.