Era la mattina del 19 luglio 1966, proprio 57 anni fa, quando una frana ha devastato una parte della città di Agrigento.
Per fortuna, non ci sono state vittime, ma ben ottomila persone, facenti parte di 1200 famiglie, restarono senza una casa.
Gli anni immediatamente precedenti erano quelli dell’edilizia spontanea o selvaggia che faceva crescere, come funghi, palazzi e grattacieli, senza curarsi del fatto che Agrigento fosse -come diceva Pindaro- la più bella tra le città dei mortali.
Adesso non lo è più bella come prima, ma Agrigento sarà capitale della cultura nell’anno 2025.
Ricordiamo il passato splendore della Città, ma non scordiamoci mai della frana del 1966.
E soprattutto andiamo avanti, cercando di essere più civili, più rispettosi delle regole, più desiderosi di una convivenza moderna, agevole, pacifica e riguardosa delle esigenze di tutti.
In attesa di celebrare il 2025 quale l’anno di partenza per la rinascita di Agrigento che fu Akagras e fu Girgenti.
E sarà capitale della cultura italiana per un anno.