“Esprimo la mia solidarietà alla Cooperativa “Rosario Livatino – Libera Terra” per l’incendio doloso che ha colpito i terreni coltivati a grano sul fondo confiscato alla mafia. L’attività della cooperativa è da sempre baluardo di legalità e testimonianza concreta di come possa impiantarsi il seme del lavoro e dell’impresa sana lì dove prosperava l’illegalità, facendo recuperare allo Stato e alla società porzioni di territorio. Al più presto mi recherò a Naro per incontrare i responsabili della cooperativa, la cui attività ispirata alla figura del Beato Rosario Livatino è esempio e stimolo per noi tutti.”
Sono le parole pronunziate dal vicepresidente della regione e assessore regionale all’agricoltura, Luca Sammartino, il giorno dell’incendio doloso in contrada Gibbesi, a Naro, di cui si è ampiamente occupato questo quotidiano online.
Adesso sono seguiti i fatti: il pomeriggio del 25 luglio, Luca Sammartino, accompagnato dal dirigente generale del dipartimento agricoltura Dario Cartabellotta, si è recato a Naro per incontrare i responsabili della cooperativa e manifestare loro, concretamente e di presenza, la solidarietà e la vicinanza delle istituzioni regionali.
Ad attenderlo nella sede della cooperativa, il presidente Giovanni Lo Iacono, i soci-lavoratori, il sindaco di Naro Mariagrazia Brandara, quello di Licata Angelo Balsamo, il vicesindaco di Ravanusa Alessandra Calafato, il sindaco di Camastra Dario Gaglio, il capo dell’ispettorato provinciale dell’agricoltura Luigi Vella. E’ arrivato anche il prefetto di Agrigento Filippo Romano che già era stato nei luoghi della coop in data 10 luglio, per evidenziare la presenza dello Stato e assicurare maggiori presidi di sicurezza nei terreni confiscati alla mafia.
La visita e la solidarietà del vicepresidente della regione/assessore all’agricoltura e del prefetto seguono alle parole di solidarietà cristiana espresse dall’arcivescovo di Agrigento don Alessandro Damiano.
In occasione della visita, Luca Sammartino ha fra l’altro dichiarato quanto segue: “Oggi siamo qui, sui terreni coltivati dalla cooperativa. Insieme al prefetto di Agrigento e ai sindaci del territorio, non abbiamo solo portato la solidarietà e testimoniato la vicinanza delle istituzioni all’attività meritoria della cooperativa, una realtà che è simbolo del riscatto della gente perbene sulla criminalità mafiosa: ho infatti comunicato ai responsabili che il governo regionale finanzierà il ripristino delle coltivazioni di grano andate distrutte”.