Il deputato regionale on. Andrea Barbaro Messina (peraltro, attuale assessore regionale per la funzione pubblica e le autonomie locali) resta al suo posto. E’ infatti cessata la materia del contendere col primo dei non eletti nella lista DC alle ultime consultazioni elettorali regionali.
Come si ricorderà, nelle ultime elezioni regionali, svoltesi il 25 settembre 2022, nel collegio provinciale di Catania, è stato assegnato un seggio alla lista della “DC-Democrazia Cristiana” che è andato ad Andrea Barbaro Messina, avendo ottenuto 3.691 preferenze, rispetto alle 3.676 ottenute del candidato Giuseppe Marletta, risultato primo dei dei non eletti.
Il candidato Giuseppe Marletta, visto l’esiguo scarto dei voti (15 voti) rispetto al candidato eletto, ha proposto un ricorso elettorale, lamentando presunte irregolarità avvenute in taluni seggi elettorali.
Avverso tale azione, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, il deputato eletto Andrea Barbaro Messina ha proposto un ricorso incidentale, eccependo l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso presentato dal candidato Marletta.
Successivamente, il candidato Giuseppe Marletta ha proposto un ricorso per motivi aggiunti, asserendo presunti errori da parte dell’ufficio elettorale centrale circoscrizionale.
Il TAR, con sentenza parziale, ha ritenuto irricevibili i motivi aggiunti di ricorso e inammissibili talune delle censure proposte, disponendo una verifica elettorale con riferimento a complessive 17 sezioni elettorali.
Avverso la sentenza parziale, le parti hanno proposto appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa, impugnando la pronuncia del TAR laddove non ha disposto la verifica elettorale anche con riferimento a due sezioni del Comune di San Giovanni La Punta.
Frattanto, si sono tenute presso la Prefettura di Catania le operazioni di verificazione, disposte dal TAR e condotte dal vice prefetto vicario dottoressa Di Dio, nel corso delle quali è emerso come l’ufficio centrale circoscrizionale abbia commesso degli errori di trascrizione nel riportare i voti risultanti dai verbali sezionali.
In particolare, è apparso che – relativamente al Comune di Trecastagni (sezione 7) – sono stati trascritti con riferimento al candidato Andrea Barbaro Messina, 12 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Giuseppe Marletta sono stati trascritti 12 voti in più
Ancora, è emerso che – relativamente al Comune di Camporotondo Etneo (sezione 3) – sono stati trascritti con riferimento al candidato Messina 7 voti in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale).
Ed infine è emerso che – relativamente al Comune di Mascalucia (sezione 5) – è stato trascritto con riferimento al candidato Messina un voto in meno rispetto a quelli conseguiti (e risultanti dal verbale sezionale), mentre al candidato Marletta è stato trascritto un voto in più.
All’esito delle suddette operazioni di verificazione, con sentenza definitiva n. 2061/2023, il TAR Sicilia – Palermo ha dichiarato inammissibile il primo motivo di ricorso, ed ha rilevato che l’On.le Messina “risulterebbe aconfermato alla carica di Deputato Regionale per effetto di uno scarto pari a 9 voti”.
Ebbene, per effetto dei dati emersi nel corso della veridica e confermati dal TAR, l’eventuale esito positivo per il candidato Giuseppe Marletta del ricorso in appello determinerebbe al più il riconoscimento di 8 voti, i quali non sarebbero sufficienti a colmare lo scarto di un voto (9-8), in favore dell’onorevole Messina.
Pertanto, il candidato Marletta ha presentato al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana domanda di sopravvenuta carenza di interesse, alla quale ha aderito l’on. Messina, difeso dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia.