Ennesimo successo della passeggiata notturna tra i monumenti di Naro, con una grande affluenza di partecipanti, tra cui molti venuti da fuori.
La pro-loco Fulgentissima può essere davvero soddisfatta di queste iniziative: si svolgano durante la settimana dei festeggiamenti di San Calogero o si svolgano nella notte più stellata dell’anno, l’ottimale riuscita è sempre assicurata. E il merito va soprattutto al presidente Gero Verde, alla vicepresidente Enza Platia e a tutti gli altri componenti della pro-loco.
Questa volta sono stati i monumenti meno noti a porsi sotto l’attenzione dei numerosi naresi e forestieri affluiti nella piazza della chiesa della Madonna del Carmelo per visitarla all’interno (con le puntuali precisazioni sull’origine e sulle opere d’arte in essa allocate da parte dei dirigenti della pro-loco) e poi avviarsi verso la chiesa di San Paolo e quella di Santa Maria del Gesù sino alla Porta Aurea (o Porta Vecchia), da cui raggiungere -tramite la via Rosa- il monumento più noto della città fulgentissima: il castello.
A partecipare alla passeggiata – patrocinata dall’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Mariagrazia Brandara– c’erano anche le rispettive famiglie dell’assessore al turismo, Angelo Scanio, e del presidente del consiglio comunale, Lillo Valvo.
Nel corso della passeggiata, durante la visita alla chiesa di santa Maria del Gesù, si è registrata la gradita presenza dell’arciprete, don Paolo Morreale, che ha anche consentito la vista del chiostro dei frati conventuali, spiegandone le vicissitudini storiche.
Notevole interesse ha destato pure la duecentesca (restaurata due secoli dopo, ma poi man mano deteriorata dal passare del tempo e comunque ancora
intatta nella struttura essenziale) Porta Vecchia che poi è l’unica rimasta delle sei porte medievali che permettevano l’accesso alla città.
Proprio vicino a questa porta, seppur fuori dalle Mura, esisteva il ghetto della comunità ebraica.
Dentro le Mura, passando per la Porta, invece, la medievale Via Rosa,
efficacemente ristrutturata circa dieci anni fa, che oggi fa bella mostra di sé sino ad incrociare il tratto finale della via Archeologica che conduce al Castello di Naro che, nella sommità della città, fa il paio col Duomo normanno che però avrebbe bisogno di importanti lavori di consolidamento e restauro.
Nella foto di copertina: l’ atrio del castello medioevale, fotografato da Alessandro Arancio che è anche l’autore di tutte le altre foto.