Si svolgerà mercoledì 23 e giovedì 24 agosto, a Campobello di Licata, il festival “Questa è la mia terra e io la difendo”. Un festival nato dalla rete web Visionary, creata da giovani ed ex giovani che amano la Sicilia, ma sono dovuti andare via per lavorare altrove, oppure sono rimasti contro ogni logica oppure ancora sono tornati solo per via dello smart-working.
Una rete web sotto l’egida del ricordo di Giuseppe Gatì, un giovane che scelse di restare nella sua terra natìa per lavorare e produrre latte e formaggi grazie al gregge di capre girgentane e seguendo le orme del padre. La scelta di Gatì purtroppo ebbe esito infausto, poiché egli morì folgorato nella sua azienda. Lo trovarono nel caseificio dell’azienda di famiglia, in contrada Rocca di Mendola in territorio di Naro, nei pressi di un recipiente di metallo: il cadavere presentava i polpastrelli delle dita di una mano completamente carbonizzati. Un incidente mortale sul lavoro.
Giuseppe Gatì, scegliendo di restare nella sua terra e lavorando nella sua azienda, aveva fatto una scelta di vita, ma purtroppo l’ha incontrato la morte. Egli però voleva vivere per la sua terra ed aveva persino creato un blog chiamato proprio come l’odierno festival: Questa è la mia terra ed io la difendo.
Da questo festival, grazie anche ad una campagna di crowdfunding, nascerà un centro studi a lui intitolato e fondato sulle idee che emergeranno dal confronto di questi due giorni sul diritto dei giovani di restare in Sicilia, sul diritto ad avere un futuro nella propria terra, con una formazione qualificata e un lavoro onesto, dignitoso e produttivo di reddito.
L’iniziativa è sostenuta anche dall’università Lumsa, dalla CGIL Sicilia, dal coworking Isola Catania e dall’istituto di istruzione superiore Steve Jobs Academy di Catania.
Il primo giorno è dedicato a Costruire e circa 200 giovani si confronteranno all’oratorio Giovanni Paolo II, alla presenza di Alfio Mannino (segretario regionale di Cgil Sicilia), Antonio Perdichizzi (in rappresentanza del coworking Isola Catania) e Franco Pignataro (dell’istituto di istruzione superiore Steve Jobs Academy).
Il secondo giorno è dedicato a Celebrare. Verrà infatti celebrato il diritto a restare a mezzo di tanta musica e significative parole. Sul palco in piazza XX settembre, a partire dalle 19,00, ci saranno le testimonianze dello scrittore Gaetano Savatteri e del papà di Giuseppe, Giacomo Gatì. Quindi, alcune band e alcuni artisti, tra cui Lello Analfino ed Eugenio Cesaro.
Ci sarà anche una mostra della community The economy of Francesco, nata ad Assisi sulla scia della lettera del Papa sulla new economy e sull’esigenza di uno sviluppo nuovo, diverso, più umano.