Per i Consiglieri Comunali Miriam Indelicato, Giuseppe Lentini, Antonio Cipolla e Paolo Dalli Cardillo: “È irrazionale spendere 70 mila euro per gli avvisi di pagamento Tari 2023 passando addirittura al 3° classificato, quando le casse del comune sono vuote al punto di non riuscire a pagare oltre le ditte di rifiuti adesso anche gli stipendi degli stessi dipendenti comunali.” E a tal proposito i consiglieri hanno presentato un’iinterrogazione all’indirizzo del sindaco, dell’assessore Vaccaro, del segretario comunale dottoressa Nicastro e della Responsabile P.O. 8 dottoressa Chianetta.
Ecco il testo dell’interrogazione:
“Visto l’art. 1, comma 688, della Legge 147/2013 che prevede debba essere l’Ente a stabilire le scadenze del pagamento della Tari, con facoltà dei contribuenti di effettuare il pagamento, in unica soluzione, entro il 16 giugno di ogni anno, comunque in autoliquidazione;
Considerato che, invero, al fine di agevolare i cittadini, è consuetudine che i Comuni procedano alla liquidazione di ufficio del predetto tributo;
che il Regolamento Tari del Comune di Favara prevede, all’art.49, che l’avviso di pagamento può essere inviato anche per posta semplice, o mediante posta elettronica all’indirizzo comunicato dal contribuente o disponibile sul portale INI-PEC;
Si chiede sulla base di quale normativa , con determina n. 250 del 14.03.2023, la Responsabile della P.O. 8 affidava all’esterno il servizio di stampa, imbustamento e recapito di avvisi di pagamento saldo Tari 2022 e Tari 2023, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, effettuata da Poste Italia, con un notevole aggravio di spese per l’Ente ?
Considerato che tale provvedimento ha comportato la risoluzione del contratto di affidamento al primo aggiudicatario, con scorrimento della graduatoria al secondo, poi rinunciatario, cosi al terzo, con impegni di spesa conseguentemente più alti;
Si chiede, stante la normativa legislativa e regolamentare vigenti, di volere indicare le modalità che l’Ente è tenuto ad osservare per la trasmissione di un avviso di pagamento ordinario del tributo Tari”.