Un altro incendio in contrada Gibbesi. Stavolta ne ha fatto le spese un vigneto. Sono andati in fumo ben 6 mila piante di vite. Ancora in uno dei terreni confiscati ai mafiosi ed assegnati alla cooperativa di produzione e lavoro “Rosario Livatino-Libera Terra”.
Dai primi accertamenti sembra che il fuoco sia divampato in un terreno confinante e da lì si sarebbe propagato in quello della coop che lo gestisce sin dal 2015 e che non è nuova a questi episodi.
Il presidente della coop, Giovanni Lo Iacono, ha subito presentato denunzia ai carabinieri della stazione di Naro, i quali hanno avviato le indagini per provare a fare chiarezza e identificare i piromani.
A fine giugno un altro terreno della coop, sempre in contrada Gibbesi, è andato a fuoco, devastando ettari di grano.
“Il ciclico attacco intimidatorio e distruttivo su beni confiscati e restituiti alla società” -dichiara Mariagrazia Brandara, sindaco di Naro- “ci dice che c’è la necessità di una diversa vicinanza alle cooperative che li gestiscono. Bisogna dare un segnale forte che significhi che attaccare i beni tolti alla mafia significa attaccare l’intera comunità che deve avvicinarsi e fruire di questi beni”.