Antonello Venditti e Francesco de Gregori hanno deliziato il pubblico del teatro della Valle dei Templi, esibendosi su un palco dominato dalla scenografia naturale del Tempio della Concordia e di quello di Giunone.
Venditti ha 74 anni e De Gregori ne ha 72: nulla di strano dunque se il pubblico era composto in maggioranza da over 50 che però hanno applaudito, cantato ed esultato, sino ad esplodere in boati veri e propri, come dei ragazzini, accendendo pure i cellulari ed illuminando tribune e platee, colme al massimo.
i due cantautori sono in tour sin dall’estate 2022 ed hanno girato quasi tutt’Italia; Agrigento è stata la tappa conclusiva della Sicilia, preceduta da Taormina, dove il duo è stato protagonista in un altrettanto incantevole scenografia, come quella del Teatro Greco. Il tour si concluderà il 20 dicembre a Roma, passando per altre importanti città, tra cui Paestum (16 settembre) e inevitabilmente l’arena di Verona (21 settembre).
Sinora, hanno fatto più di 80 concerti e tutti hanno registrato il sold out.
Quello di Agrigento è iniziato con Bomba o non bomba e doveva terminare con Buonanotte fiorellino, ma a grande richiesta (come si suol dire, pur essendo invece tutto programmato) Venditti & De Gregori hanno intonato altre due canzoni: Roma capoccia e Ricordati di me.
Roma Capoccia era stata già inserita nell’album Theorius Campus, uscito nel giugno del 1972.
Lo hanno detto Venditti & De Gregori, durante il concerto, parlando di quel titolo dell’album un po’ troppo colto e astruso che, in realtà, era anche il nome del loro duo, a testimonianza che ad inizio carriera, Venditti & De Gregori hanno provato a stare insieme. Ma Theorius Campus non ebbe il successo sperato, pur includendo alcuni brani incantevoli come Dolce signora che bruci di De Gregori e Roma capoccia di Venditti.
Eppure quell’album è stato ristampato negli anni successivi con il nome di Roma capoccia ed ha riscosso maggiori e migliori successi.
Venditti & De Gregori sono stati dunque protagonisti insieme, nella serata del 30 agosto, sullo stesso palco del teatro della valle dei templi di Agrigento, per circa due ore e mezzo, con un’unica band che ha dato vita ad uno spettacolo straordinario, unendo i musicisti che da anni collaborano separatamente con i due artisti: Alessandro Canini(batteria), Danilo Cherni (tastiere), Carlo Gaudiello (piano), Primiano Di Diase (hammond), Fabio Pignatelli (basso), Amedeo bianchi (sax), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino). Inoltre, sul palco, una musicista unitasi l’anno scorso a loro, Roberta Palmigiani (violino) e le coriste Laura Ugolini e Laura Marafioti, con il coordinamento musicale di Guido Guglielminetti e Alessandro Canini.
Simpatico il siparietto tra Francesco De Gregori e il pianista Carlo Gaudiello, al quale il cantautore ha chiesto scherzosamente di usare il pianoforte sfiorando delicatamente i tasti e non “zampando” sopra di essi per adeguarsi ai testi di Venditti. Come dire: anche le canzoni di Venditti possono essere cantate con delicata lievità.
E simpatica ed ammirevole è stata anche l’intesa tra i due cantautori. I quali si sono esibiti in un’atmosfera di incanto e di generosità, senza diffidenza o gelosia, senza linee di demarcazione, ma divertendosi e volendo divertire il pubblico, che ha risposto con entusiasmo e persino con eccitazione, apprezzando anche quando Francesco de Gregori, durante il concerto, per cantare Sotto il segno dei pesci, ha “impugnato” la chitarra elettrica, lasciando quella tradizionale a corde, con la sottolineatura dell’accadimento fatta da Antonello Venditti.
In una stupenda serata, raffrescata anche da un po’ di venticello della valle, la poetica immaginifica ed eterea di De Gregori si è amalgamata splendidamente e suggestivamente con gli affreschi di concreta vita vissuta di Venditti.
Il bello della serata è stato, pure, che i due hanno pensato solo ed esclusivamente alle loro canzoni, senza mettersi a parlare di politica o di attualità o di qualsivoglia cosa altra che esulasse dall’arte musicale, facendo anche un omaggio a Lucio Dalla con l’intonazione di alcune note di Come è profondo il mare a coronamento di Santa Lucia di De Gregori e cantando poi Canzone del cantautore bolognese.
Ecco, tutti i brani cantati durante la serata: Bomba o non bomba, La leva calcistica della classe ’68, Modena, Bufalo Bill, La storia, Peppino, Generale, Sotto il segno dei pesci, Dolce signora che bruci, San Lorenzo, Alice, Santa Lucia, Canzone, Dimmelo tu cos’è, Ci vorrebbe un amico, Notte prima degli esami, La donna cannone, Pablo, Che fantastica storia è la vita, Rimmel, Titanic, Alta marea, In questo mondo di ladri, Sempre e per sempre, Buonanotte fiorellino, Roma capoccia, Ricordati di me.