Il Centro Sociale di Canicattì, in contrada Bastianella, è stato vandalizzato da parte di ignoti che si sono introdotti nei locali della struttura, imbrattandone i muri e distruggendo arredi, lavagne e ogni altro materiale didattico che nel precedente anno scolastico era in uso agli alunni della scuola primaria La Carrubba.
Per fortuna, la scuola primaria -che fa parte dell’Istituto Comprensivo Rapisardi– era già stata trasferita, a decorrere dall’anno in corso, in altri locali. Ma resta il fatto che le lavagne e il materiale didattico dovevano essere traslocati nella nuova sede e adesso non sarà più possibile.
I danni provocati sono ingenti e si auspica che i carabinieri di Canicattì possano far luce sull’episodio, nonostante le difficoltà investigative dovute alla mancanza di impianti di video sorveglianza nella zona.
Sugli atti vandalici è subito intervenuto, con una nota-stampa, l’architetto Gianluca Cilia, consigliere comunale, il quale afferma che “ quanto accaduto è vergognoso, tali gesti vanno condannati e credo che siano conseguenza del degrado sociale, culturale e politico/amministrativo che stiamo attraversando”.
“Un danneggiamento” -prosegue l’architetto Cilia- “effettuato mentre Canicattì in questi giorni è impegnata nella Settimana della Legalità per commemorare i Giudici Antonino Saetta e Rosario Livatino nell’anniversario delle loro uccisioni”.
Secondo il consigliere comunale, “manca una seria attenzione alla sicurezza, nel 2023 gli strumenti tecnologici dovrebbero essere indispensabili, ma le telecamere installate in punti nevralgici della città, costate parecchio denaro pubblico, non sono regolarmente funzionanti e quindi non sono state di grande aiuto agli inquirenti nei diversi episodi di criminalità che continuano a frequentemente verificarsi nella nostra città”.
Aggiunge Gianluca Cilia: “Speriamo che il Sindaco, nel prendere coscienza di questi accadimenti, possa adoperarsi per risolvere quanto lamentato”.
“Più volte assieme ad altri colleghi” – dice ancora Cilia– “abbiamo esternato nelle sedi preposte, la necessità di convocare una conferenza di servizi al fine di effettuare un dibattito sul problema e predisporre soluzioni ed adeguati interventi”.
“Per tali motivi” -conclude il consigliere – “sorge la necessità di chiedere al Presidente del Consiglio Comunale di farsi promotore dell’organizzazione di un apposito tavolo tecnico sulla questione, con rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle associazioni di categoria”.