Le diverse discariche abusive, generate da gente che andrebbe scoperta e punita, oltre a minacciare l’ambiente e la salute pubblica sono un pesante costo che cade sui contribunte poiché dentro gli odiosi mucchi c’è plastica, vetro e cartone che potrebbero costituire un ricavo per l’amministrazione comunale ed invece si trasformano in un aumento dei costi nella discarica dell’indifferenziato.
Ora questi signori, si fa per dire, da anni hanno dimostrato di non accettare le regole del vivere civile e la risposta al loro comportamento può essere una sola: la repressione attraverso il controllo del territorio avvalendosi della moderna tecnologia. E qui si entra nel paradosso favarese con l’amministrazione comunale in possesso delle fototrappole che non può utilizzare in assenza di uno specifico regolamento il lavorazione da oltre un anno, come se non fosse una questione urgente e adesso, finalmente, dovrebbe essere alle ultime battute per la sua definitiva approvazione in Consiglio comunale.
Favara avrà il regolamento per l’utilizzo delle fototrappole e se non interverranno altri ostacoli, cosa possibilissima e già sperimentata, ci saranno le prime azioni di contrasto al triste fenomeno delle discariche abusive.
Intanto, è bene precisare che sul costo totale all’anno del servizio ecologico pari a circa 7,6 milioni di euro, la discarica dell’indifferenziato incide per oltre 1,5 milioni di euro.