I Consiglieri Comunali di Onda & Cambiare Passo
Miriam Indelicato e Giuseppe Lentini
“Rispondere o non rispondere… un grande dilemma, ma dinanzi alle farneticanti dichiarazioni del sindaco Palumbo, abbiamo ritenuto fare chiarezza e, quindi rispondere per dare conto ai cittadini del nostro operato, essendo stati da loro eletti consiglieri comunali. Il sindaco ha affermato: “Chi oggi, a torto o a ragione, si lamenta o forse non ricorda o non vuole ricordare la Favara di due anni fa. Non vede o finge di non vedere, le cose sono cambiate”. Noi riteniamo che Palumbo si illude come l’imperatore della fiaba di Hans Christian Andersen, il quale, ritenendo di avere indossato un nuovo vestito, andava in giro per le vie della città tra una folla di cittadini applaudenti. Ma l’incantesimo finisce quando un bambino sgranando gli occhi grida con innocenza “il re è nudo”. Tuttavia, il sovrano continua a sfilare come se nulla fosse. Allo stesso modo il sindaco Palumbo, il quale è convinto che nei sui 700 giorni di amministrazione ha “cambiato” il paese. Noi affermiamo, che la condizione in cui versa Favara dal centro alla periferia, è PEGGIORATA.
Il degrado è negli occhi di tutti. A fronte di un costo di circa OTTO MILIONI di TARI, con grave danno per le tasche dei cittadini, le strade del paese presentano un aspetto sgradevole per la mancanza di una vera , organica e igienica pulizia. Tari, il cui costo è sempre in costante aumento. Per non parlare delle bollette errate, del verde spontaneo di cui sono costellate le arterie della città, dell’abbandono in cui versa il Palazzetto dello sport e l’annessa piscina, le ville comunali, la viabilità con un traffico che non garantisce sicurezza per la mancanza di vigili urbani. L’elenco delle inadempienze dell’amministrazione è lunghissimo. Ne abbiamo voluto citare alcuni.
Nel sindaco c’è solo illusione e arroganza. Non ha alcun rispetto del Consiglio Comunale e dei suoi rappresentanti. La democrazia si alimenta con il CONFRONTO, la DIALETTICA e la MEDIAZIONE. Mentre il sindaco ritiene di essere “il COMUNE SONO IO”. Novello re sole Luigi XIV? Nella seduta del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la sfiducia all’assessore ai lavori pubblici, il sindaco invitato dal presidente del civico consesso Miriam Mignemi a replicare, si è limitato a chiedere di passare “a cose più serie”. Mostrando arroganza e manifestando disprezzo verso il Consiglio Comunale. Schembri è stato sfiduciato, un assessore che dopo 18 mesi non è stato capace neanche di fare sostituire con mattoni la malta cementizia nel lato est di piazza Cavour. Il sindaco non ha voluto prendere atto, sostenendo in una dichiarazione che solo 10 consiglieri su 24 hanno votato la sfiducia all’assessore, non evidenziando volutamente che i consiglieri presenti erano solo 15, il cui risultato è stato: 10 si, 3 no, 2 astenuti. Solo per amore della verità. Il primo cittadino inoltre ama sparare nel mucchio, probabilmente per nascondere le sue menzogne, quando afferma “Sono passati dal chiedere posti in giunta al volere chiedere chi deve dimettersi”. FACCIA I NOMI, altrimenti è solo strumentale falsificazione dei fatti, SOLO MENZOGNA. Così, come è suo dovere dire chi sono stati “restii alla legalità”, perché quando le accuse sono infamanti vanno comprovate. Ultima cosa, il sindaco Palumbo afferma:” la città farà a meno della loro presenza” (dei consiglieri comunali), dimenticando che il Consiglio Comunale è il parlamento della città. Si ritiene un despota? Chi ha approvato i vari regolamenti e tantissimi altri atti. il sindaco o i consiglieri comunali? Palumbo non si illuda, noi saremo sempre presente in Consiglio Comunale per sostenere e proporre le soluzioni migliori ai tantissimi problemi della nostra comunità. Lui guardi con occhio limpido alla realtà e alle condizioni di emergenza in cui versa il paese. Mostri moderazione. Noi, comunque, ci saremo.”