“La regione siciliana, nell’ambito della risorse assegnate dal PNRR, ha previsto un programma complessivo di 139 milioni di euro per dare ulteriore slancio alla digitalizzazione in sanità”- lo ha annunciato Salvatore Iacolino, dirigente generale del dipartimento regionale della pianificazione strategica nell’assessorato alla salute.
Lo ha fatto nel corso della due giorni di Ragusa sul tema La cardiologia digitale: una nuova idea di sanità, la cardiologia digitale organizzata con la direzione scientifica di Antonino Nicosia, direttore della cardiologia nel nosocomio Giovanni Paolo II di Ragusa, e di Italo Porto, direttore della cardiologia al policlinico San Martino di Genova.
“Trenta dipartimenti di emergenza-urgenza dislocati in tutta la Sicilia potranno beneficiare di questo sistema innovativo che garantirà un accesso più rapido ed equo alle cure e una possibilità di sviluppo di attività coerenti tra la sanità ospedaliera e quella territoriale, mettendo sempre al centro la salute del paziente”- ha aggiunto poi il dirigente generale Iacolino durante i lavori dell’evento ragusano.
Si tratta di un sistema digitale che, grazie ai fondi del PNRR, potrà portare proficue e significative innovazioni nella gestione dei pazienti e, in special modo, di quelli accolti nelle aree di emergenza ospedaliera, che costituiscono il fondamentale front-line per i pazienti alle prese con bisogni acuti di assistenza e cura.
La digitalizzazione migliorerà, sicuramente e notevolmente, la qualità delle prestazioni erogate in regime di urgenza, garantendo anche l’immediata disponibilità di un insieme organico e compiuto di dati e velocizzando adeguatamente le procedure.
Di certo, l’ulteriore slancio alla digitalizzazione in sanità di cui parla Salvatore Iacolino dovrà ben integrarsi con gli interventi dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Ag.I.D.) che ha progettato l’ecosistema della sanità digitale e gli interventi basilari per l’innovazione e il miglioramento dei servizi sanitari, al fine di limitarne sprechi ed inefficienze, ottimizzarne il rapporto costo-qualità, ridurne le disparità territoriali.
Tra gli interventi in corso di realizzazione c’è la piattaforma nazionale di telemedicina ove saranno allocati gli ecosistemi dei dati sanitari e, in principal modo, il fascicolo sanitario elettronico individuale, ovvero lo strumento attraverso il quale ogni cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, mettendola in comune con i professionisti della sanità per fruire così di un servizio più tempestivo, efficiente ed efficace.