Tutto pronto per le giornate FAI-Scuola: interesseranno tutte le scolaresche italiane che potranno visitare monumenti e luoghi culturali, nei quali a fare da guide saranno gli stessi alunni delle scuole del Comune interessato alle visite.
In provincia di Agrigento sarà Favara a fare la parte del leone con ben 4 luoghi di cultura aperti.
Si tratta della biblioteca-museo Antonio Mendola, del Castello dei Chiaramonte, del Palazzo Miccichè e della Chiesa di san Nicola. Quattro monumenti che parlano di storia e cultura e che sono stati prescelti dalla Delegazione FAI di Agrigento, con a capo l’avvocato Giuseppe Taibi, di concerto con l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Antonio Palumbo, e con i dirigenti delle scuole che offrono le guide in erba.
Le visite alla Biblioteca-Museo Antonio Mendola sono possibili nei giorni 24 e 25 novembre (venerdì e sabato) dalle ore 9,00 alle ore 14,00 e saranno guidate dagli apprendisti ciceroni dell’Istituto Comprensivo Andrea Camilleri, la cui dirigente scolastica è Rosetta Morreale.
Le mini-guide accoglieranno gli studenti delle altre scuole già iscritte al Fai o che si iscriveranno al momento della visita.
In questo luogo culturale, dedicato al notissimo barone favarese Mendola e allocato nella centrale piazza Cavour, fra altri antichi palazzi nobiliari e accanto al castello, sarà possibile visitare anche il Fondo Antico che annovera numerosi testi dei secoli scorsi, tra cui i diari manoscritti dello stesso barone.
Al Castello Chiaramontano, le visite avvengono in un periodo più ampio, ovvero nelle mattinate dal 22 al 25 novembre (dal mercoledì sino a sabato compreso) sotto la guida dei ragazzi del Liceo Scientifico e Umanistico Martin Luther King, diretto da Mirella Vella, e dell’I.P.S.S.E.O.A. Gaspare Ambrosini, retto da Gabriella Bruccoleri.
il Castello è stato costruito nel XIII secolo, come residenza di caccia, per volontà di Federico II di Svevia e passò alla famiglia dei Chiaramonte a partire dal secolo XIV.
Durante le giornate FAI-Scuola, all’interno del Castello, si potrà visitare sia la mostra Storie sepolte (sugli scavi della necropoli di contrada Scintilia) sia la storia di Sofia, la donna favarese vissuta seimila anni fa, il cui volto (ricostruito dagli studiosi dell’istituto statunitense di antropologia forense dell’Arcadia University di Philadelphia) viene oggi mostrato al pubblico dei visitatori.
Le mattinate del 23 e 24 (giovedì e venerdì) sono pure dedicate alla visita di Palazzo Miccichè, un palazzo nobiliare costruito nel XIX secolo ed ubicato all’interno della Cultural Farm, dove sono pronti, all’accoglienza e per il servizio di guide, gli apprendisti ciceroni dell’Istituto Comprensivo Vitaliano Brancati, il cui dirigente scolastico è Carmelina Broccia.
Com’è noto, grazie alla Cultural Farm, in occasione del South Italy Architecture Festival, il palazzo Miccichè è diventato una vera e propria foresta, con l’intervento di Laps Architecture e Analogique, che ha realizzato uno splendido progetto di Human Forest, una foresta sorta tra le mura del palazzo e pronta ad accogliere non solo i visitatori ma anche i cittadini che vogliono volontariamente trasformarsi in giardinieri e prendersi cura del luogo.
Infine, la chiesa di san Nicola di Mira, ubicata nell’omonima via, aperta nelle giornate del 23 e 24 (giovedì e venerdì), con la custodia e la guida degli alunni dell’Istituto Comprensivo Gaetano Guarino, diretto da Gabriella Bruccoleri.
Costruita nel secolo XIV, la chiesa si è oggi pressoché ridotta alla sola struttura muraria che esternamente ha una facciata barocca (edificata nel ‘700) con un portale a sesto acuto, mentre all’interno presenta un’unica navata, con l’altare maggiore su cui è adagiata un’antica statuetta della Madonna con Bambino.
Il pavimento, una volta in cotto maiolicato, è oggi in marmo bianco e grigio bardiglio.
Questa la Favara per le giornate FAI-Scuola che aspetta di accogliere numerosi alunni e studenti da ogni parte della Sicilia.