Si è svolto ieri pomeriggio il consiglio comunale straordinario, aperto, urgente, strasmesso in streaming, convocato dal presidente del consiglio Miriam Mignemi, in accoglimento della richiesta dei consiglieri comunali Pasquale Cucchiara, Salvatore Bellavia, Angelo Airò Farulla, Massimo Milazzo, Marco Bacchi, Ignazio Sorce e Alessandro Pitruzzella, per manifestare netta contrarietà al dimensionamento scolastico dell’IPSSEOA “G. Ambrosini” e dell’Istituto Comprensivo “G. Guarino” entrambi di Favara.
La sala consiliare era gremita come non mai, oltre 15 gli interventi: da parte del sindaco, del vice sindaco, di alcuni consiglieri, della dirigente scolastica Bruccoleri, di rappresentanti di associazioni varie, di sindacati, di una studentessa e anche dell’ arciprete, don Nino Gulli.
È stato sottolineato, qualora non fosse evidente o sufficientemente chiaro, che l’ interlocutore non era presente nell’aula consiliare di Piazza Cavour in quanto questi non è, certo, il Comune di Favara.
Don Nino Gulli, neoarciprete della città, facendosi portavoce di tutti i sacerdoti di Favara, preso atto del comune sentire, ha affermato expressis verbis la disponibilità a prendere autobus ed anche aerei per raggiungere, insieme, gli interlocutori.
I vari interventi sono stati un’ orchestra che ha suonato la stessa melodia senza nessuna nota stonata: No al dimensionamento, no a logiche “ragionieristiche” come le ha definite la D.S. Bruccoleri, no alla logica (illogica) di considerare le scuole come aziende e che porta a tagliare i costi tralasciando di considerare altro, ha ribadito Manganella.
Le due scuole hanno, entrambe, una loro forte specificità, una loro identità che va preservata non potendo essere declassate da istituti a plessi di altro istituto favarese e, addirittura, non favarese con un/a dirigente non operante strettamente a contatto col territorio e le sue peculiarità.
L’alberghiero è stato per quarant’ anni, l “ascensore sociale” per tante famiglie, per tanti ragazzi dal destino ineludibile, ha ricordato la docente Forte, ; e’ stato ricordato che lo chef Schifano ha cucinato per regine e per papi..
Voce unanime, dicevamo, quella di gridare un netto no al dimensionamento e al conseguente accorpamento di istituti, ma per quanto riguarda le possibili soluzioni, le proposte?
Cucchiara indica, ma lui stesso lo definisce un disperato tentativo, un articolo del decreto che farebbe intravedere uno spiraglio cui aggrapparsi per evitare il dimensionamento di entrambi gli istituti, c’è chi ha proposto un accorpamento al M.L.King, chi al Fermi e, in chiusura, Antonio Moscato ha sottolineando che, nella sussistenza di una disposizione che, purtroppo, c’è, una possibile via potrebbe essere, limitatamente all’Ambrosini, quella di trasformarlo in un istituto superiore il che ne farebbe un polo e potrebbe anche essere un’ opportunità per rilanciarlo.