Su ordine del gip del tribunale di Agrigento e previa richiesta della Procura della Repubblica, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo hanno eseguito il sequestro preventivo della discarica di contrada Matarana, tra i comuni di Siculiana e di Montallegro.
La discarica è di proprietà della famiglia Catanzaro e , per la vicenda, al momento risultano indagate tre persone.
Le indagini sono iniziate nell’anno 2019 ed hanno riguardato eventuali irregolarità tecnico-amministrative della discarica riverberantesi nella contaminazione del suolo e delle acque e, quindi, in un pregiudizio all’ambiente e alla salute pubblica.
Come si ricorderà, la discarica era stata già sequestrata nel luglio del 2020, ma nel marzo del 2021 la cassazione annullò l’atto di sequestro, perché il gip non aveva tenuto conto in fase di emissione del provvedimento delle obiezioni della difesa.
Il nuovo sequestro è stato adesso effettuato a seguito di nuove ed approfondite indagini.
Secondo la procura della repubblica presso il tribunale di Agrigento, diretta dal procuratore capo Giovanni De Leo, “gli accertamenti condotti hanno consegnato un quadro preoccupante sotto i profili, tanto della regolarità amministrativa degli impianti, della loro effettiva conformità alla normativa tecnica che ne regola la gestione, quanto sotto il profilo dell’impatto di detta operatività sul territorio in cui la discarica insiste, con limiti di contaminazione regolarmente e ampiamente superati, con emissioni laterali di biogas provenienti dalle vasche ormai chiuse, con l’emersione di indici di ‘potenziale contaminazione’ delle acque sotterranee, senza l’attivazione delle dovute procedure di rientro e bonifica, con l’invasione dei terreni appartenenti al demanio dello Stato“.
Dalla stessa procura della repubblica viene prestata “la massima attenzione ai profili di utilizzabilità residua dell’impianto della ditta Catanzaro volta ad ovviare agli inevitabili disagi per la collettività, derivanti dalla sua chiusura, nel pieno ed integrale rispetto tuttavia delle primarie esigenze di tutela ambientale“.
Da parte sua, il sindaco di Montallegro, Giovanni Cirillo, invoca invece la chiusura definitiva della discarica da parte della Regione Sicilia.
“Da quando i miei concittadini mi hanno affidato il delicato compito di amministrare il Comune di Montallegro” -dice il sindaco Cirillo– “ho messo al centro delle priorità della mia azione amministrativa il tema dei rifiuti che per lunghi anni ha afflitto il nostro territorio a causa della presenza della mega discarica di rifiuti, oggi sequestrata, e per contrastare il tentativo di fare di Montallegro il luogo sacrificato e prescelto per realizzare ulteriori impianti di rifiuti di proprietà privata contro la sua vocazione naturale e turistica”.
“La notizia del sequestro della discarica, avvenuto anche per violazioni di natura ambientale, non fa che confermare le gravi preoccupazioni che nel corso degli anni hanno interessato l’intera comunità per la salute del territorio e, tenuto conto della primaria rilevanza degli interessi coinvolti, ringrazio la Procura di Agrigento per l’attenzione che ha prestato nel curare una indagine che, dalle notizie apprese, risulta basata su accertamenti tecnici”- aggiunge il sindaco.
E prosegue: “Al di là degli aspetti giudiziari oggi emersi più gravi di allora, l’appello che a nome della mia comunità, in un momento così delicato, avverto di rivolgere con fermezza alle autorità regionali ed al Presidente della Regione è quello della chiusura definitiva della discarica di contrada Matarana”.
Quindi, rincara la dose: “E’ impensabile e contro ogni etica pubblica che un territorio come quello di Montallegro, dopo circa venti anni, possa continuare a patire il sacrificio che ha subìto e rimanere esposto a conseguenze così gravi e rischi di tale natura. Montallegro deve essere liberato. La discarica bonificata e chiusa per sempre”.
“Le istituzioni regionali competenti trovino le soluzioni pubbliche per affrontare in maniera definitiva e trasparente il nodo della gestione dei rifiuti perché, dopo avere appreso la notizia odierna, i cittadini montallegresi non tollereranno più abusi sul loro territorio”- conclude il sindaco Giovanni Cirillo.