Ci sono, in Sicilia, tante imprese che attendono pagamenti da parte della Regione per lavori già da tempo effettuati o servizi e forniture rese negli scorsi mesi.
Imprese che soffrono per la mancanza di liquidità che le immobilizza e che rischiano grosso, nonostante i crediti vantati presso la pubblica amministrazione in genere e presso la regione siciliana in specie.
Ma i ritardi della pubblica amministrazione nei pagamenti dovuti non mancano mai e, adesso, si aggiungono quelli della contabilità a chiusura d’esercizio, delle ferie dei dipendenti regionali, delle festività natalizie e di fine anno che possono costituire un ulteriore ostacolo per i pagamenti a valere sulle casse regionali.
Un problema che grava anche sui comuni siciliani che devono ricevere, per esempio, i fondi relativi alle trimestralità del cosiddetto fondo straordinario.
Così, l’avv. Ignazio Tozzo, ragioniere generale della Regione, ha inviato ai dipartimenti e alle ragionerie centrali dei vari assessorati una nota con cui ha disposto l’ampliamento dei termini sia per l’invio dei titoli di spesa alle ragionerie centrali sia per la trasmissione al servizio del tesoro dei predetti titoli lavorati da parte delle ragionerie centrali.
In pratica, tutti i mandati di pagamento (siano essi relativi al bilancio regionale o agli interventi comunitari o ai cosiddetti sottoconti) in favore dei dipendenti, delle imprese, dei singoli creditori, delle amministrazioni comunali, devono essere predisposti e trasmessi dai dipartimenti regionali alle rispettive ragionerie centrali entro il 15 dicembre, mentre le ragionerie centrali -apposto il visto sui titoli di spesa ricevuti- dovranno trasmetterli al servizio del tesoro entro il 20 dicembre, di talché quest’ultimo possa inviarli all’istituto bancario che svolge le funzioni di cassiere per conto della Regione entro il 22 dicembre.
L’intervento in extremis dell’avv. Ignazio Tozzo è diretto -in questo scorcio di fine anno- a fare emettere quanti più mandati di pagamento possibili (soprattutto con i fondi comunitari e per il perimetro sanitario), in modo da consentire non solo le retribuzioni accessorie al personale dipendente ma anche e soprattutto i pagamenti in favore delle imprese che hanno eseguito lavori o servizi o forniture soprattutto con i fondi comunitari che vengono liquidati dalla regione.
Speriamo che tutto funzioni bene, che ci sia la massima responsabilità e un vero spirito di abnegazione da parte dei dipendenti regionali addetti all’emissione dei titoli di spesa dipartimentali, dei dipendenti applicati alle ragionerie centrali di ciascun assessorato e di quelli del servizio del tesoro.
Così soltanto i creditori della Regione -e in particolare le imprese in difficoltà- potranno far fronte ai loro impegni impellenti.