E’ stato invitato dalla Central Academy of Fine Arts di Pechino al fine di sviluppare e realizzare interventi artistici su percorsi di insegnamento e apprendimento che prevedono scambi culturali e artistici con vari Paesi e il coinvolgimento di noti pittori da ogni parte del mondo.
Si tratta di Calogero Saverio Vinciguerra, pittore e docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, il quale -in questo programma pechinese d’arte internazionale- rappresenterà l’Italia e si dedicherà all’insegnamento della pittura murale.
In questo ambito, d’altronde, Calogero Saverio Vinciguerra ha ormai acquisito un ruolo significativo e una fama ampiamente riconosciuta, essendo riuscito, da un lato, a recuperare e rilanciare le antiche tecniche dell’affresco e, dall’altro lato, a sviluppare materiali e linguaggi moderni e innovativi.
Da tempo, insieme ai suoi giovani allievi, sta realizzando un ricco programma di arte pubblica, sulla base di convenzioni stipulate dall’Accademia di Belle Arti di Firenze con enti e pubbliche amministrazioni. A Campiglia Marittima, per esempio, egli ha guidato la riqualificazione, con adeguate pitture, del palazzo comunale e di alcune strade del borgo medievale, così come accaduto con l’Istituto Franz Kafka di Merano o, all’estero, nel Monastero di Trojan, in Bulgaria, dove-insieme ai ragazzi dell’Accademia fiorentina – ha realizzato pregevoli interventi artistici.
Calogero Saverio Vinciguerra è originario di Favara, in provincia di Agrigento, ed ama la Sicilia, tanto che da qualche anno opera anche a Naro, la città definita Fulgentissima da Federico II di Svevia, grazie ad una convenzione stipulata dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mariagrazia Brandara, con l’Accademia fiorentina di Belle Arti.
Grazie a questa convenzione, ogni anno un gruppo di giovani artisti dell’Accademia, provenienti da ogni parte del mondo, si trasferisce aNaro per qualche mese, operando con interventi pittorici su interi inserti pubblici , come mura, prospetti di scuole pubbliche o tetti di edifici pubblici, oppure riqualificando i resti delle abitazioni crollate nel quartiere di via Vanelle, nei pressi dell’antico castello Chiaramonte, che viene utilizzato anche come sede delle mostre e dei convegni che ruotano attorno a questa attività e a quella del Centro Studi Chiaramontani, presieduto dallo stesso Calogero Saverio Vinciguerra, per valorizzare il territorio agrigentino e la sua storia.
Adesso questa nuova avventura per la promozione e la valorizzazione della pittura murale (così come ricreata con le tecniche e l’arte di Vincenguerra e dei suoi allievi) presso la Central Academy of Fine Arts di Pechino, prestigiosa istituzione artistica della Cina, dove l’artista originario di Favara che insegna all’Accademia di Belle Arti di Firenze farà sicuramente parlare ancora di sé.