Panettoni con falso pistacchio di Bronte o di Raffadali, dolci natalizi con mandorle di Sicilia o agrumi dell’isola che poi erano taroccati, prodotti dolciari semilavorati in ambienti carenti dal punto di vista igienico sanitario.
E’ il risultato delle ispezioni del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute che hanno operato in tutta Italia con riferimento ad un migliaio di imprese del settore dolciario, rilevando irregolarità presso ben 382 strutture e contestando oltre 585 trasgressioni penali e violazioni amministrative, quantificabili in quasi 425 mila euro di sanzioni pecuniarie e giustificanti il sequestro di prodotti in taluni casi.
In Sicilia, le violazioni più gravi e numerose sono state riscontrate nel catanese, dove un laboratorio dolciario impiegava materie prime e semilavorati in cattivo stato di conservazione e in ambienti gravemente carenti dal punto di vista igienico-sanitario, addirittura con presenza di carcasse di insetti e esalazioni nocive dovute al cattivo funzionamento dell’impianto fognario. L’intera attività è stata ovviamente sottoposta a sequestro.
In un altro laboratorio alimentare della provincia di Catania sono stati invece scoperte oltre 2 tonnellate di prodotti semilavorati di origine vegetale e pistacchio in guscio, di provenienza extracomunitaria, invasi da parassiti.
Ispezioni anche in altre zone della Sicilia, come nelle province di Palermo, Trapani e Agrigento, dove Inoltre a seguito di isoezioni presso 4 pasticcerie e 2 aziende di prodotti dolciari (dislocate tra le provincie suddette) sono stati sequestrati numerosi panettoni e vasetti di crema di pistacchio e/o di mandorle, privi di tracciabilità e con riferimento ad ingredienti a base di pistacchi, mandorle e agrumi di Sicilia, in realtà provenienti da altri posti dell’Italia o addirittura dall’estero.