Il commissario ad acta, Mario Cassarà, nominato dalla Regione per trasferire le infrastrutture idriche del Comune di Camastra all’azienda speciale consortile AICA, quale gestore unico del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento, si sta muovendo alacramente per assolvere al suo mandato.
Così, ha convocato il sindaco Dario Gaglio, i dirigenti comunali di settore, il segretario comunale ed il commissario straordinario coi poteri del consiglio comunale Concetta Giglia presso la sede della Prefettura di Agrigento per la predisposizione coatta degli atti propedeutici al passaggio ad ATI (Assemblea Territoriale Idrica) prima e ad AICA dopo.
Ma il sindaco Dario Gaglio ha deciso di non presenziare all’incontro in Prefettura, “ritenendo doveroso agire” -sono parole sue- “nell’interesse esclusivo del mio paese, difendendo senza se e senza ma il diritto di Camastra al riconoscimento della sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge per il mantenimento dell’attuale servizio idrico”.
“Sicuro della genuinità delle ragioni che muovono il mio rifiuto alla cessione delle reti ed avendo di ciò dovutamente informato le autorità interessate” -prosegue Dario Gaglio– “il mio intento resta quello di preservare l’acqua a favore dei cittadini di Camastra”.
“Il tutto” -aggiunge ancora il sindaco Gaglio– “sempre nel rispetto della legge e delle istituzioni, continuando nella battaglia legale intrapresa innanzi ad Tar, fiducioso che il parere favorevole da parte del Dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale retto dall’ on. Roberto Di Mauro– che nella giornata di ieri 9/01/2024 ha richiesto a sua volta il relativo parere all’Avvocatura di Stato (parere non vincolante) – arrivi in un tempo breve ed utile a bloccare il passaggio delle nostre reti idriche ad ATI”.
In pratica, il Comune di Camastra ha avviato un nuovo procedimento amministrativo per il riconoscimento della sussistenza dei requisiti previsti dalla legge per il mantenimento del servizio idrico integrato in capo allo stesso Comune. Ma tale procedimento è stato sospeso a causa del mancato invio del parere da parte del Dipartimento Acqua e Rifiuti presso l’assessorato regionale gestito dall’on. Roberto Di Mauro, richiesto dall’ATI il 15 dicembre 2023.
Nelle more, il commissario ad acta vorrebbe concludere il suo mandato, trasferendo l’uso delle infrastrutture idriche comunali all’ ATI per la conseguente successiva gestione all’azienda speciale consortile AICA.
Ma il sindaco Dario Gaglio non ci sta ed intende continuare la gestione in forma autonoma del servizio idrico integrato.
L’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, in un primo tempo, aveva respinto tale volontà, in quanto nel Comune di Camastra veniva registrata sia la presenza di un depuratore dichiarato non conforme sia l’assenza di sorgenti ricadenti in aree naturali protette ovvero in siti individuati come beni paesaggistici.
“il depuratore è stato rimesso a norma dopo pochi giorni dalla mia elezione” -ha però chiarito Dario Gaglio. Ed ha aggiunto: “Gli accertamenti tecnici da me richiesti” -ha proseguito il sindaco- “hanno pure permesso di accertare la presenza sul territorio camastrese di sorgenti ricadenti in aree interessate da vincoli”.
“Così abbiamo formulato” -dice ancora il sindaco- “una nuova richiesta ad ATI per il riconoscimento della sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge per il mantenimento della gestione integrata del servizio idrico, ma adesso l’ATI aspetta il parere del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti”.
Il sindaco Gaglio spera che questo parere arrivi subito e che, nelle more, il commissario ad acta non intraprenda altre azioni per il trasferimento delle infrastrutture e delle reti idriche comunali.