“Dopo le dichiarazione emerse mezzo stampa da parte dell’Assessore rimaniamo stupiti come l’On. Assessore non conoscesse le norme approvate in finanziaria sulla Formazione Professionale materia della Sua delega. Se applicate come approvate, le stesse produrrebbero un effetto devastante nel mondo della Formazione Professionale, sia per gli alunni che non potrebbero più continuare il percorso formativo intrapreso, che per enti medio piccoli che si troveranno costretti a attivare processi di mobilità per i propri lavoratori, in quanto non saranno più nelle condizioni di fare fronte al costo lavoro dei propri dipendenti. Non condividiamo il metodo utilizzato dall’ARS che ha cambiato radicalmente le condizioni di lavoro nella formazione professionale, senza alcun confronto con le parti sociali, lasciando prefigurare l’introduzione di regimi contrattuali differenziati che peggiorano le condizioni salariali favorendo fenomeni di dumping come l’applicazione di un CCRL. Invitiamo il governo a riprendere il confronto con le parti sociali nelle sedi istituzionali di merito per il rilancio della Formazione professionale in Sicilia che garantisca qualità e trasparenza. Per quanto sopra facciamo richiesta All’Assessore Regionale dell’istruzione e della formazione professionale di convocare il tavolo del Comitato per le politiche regionali della Formazione Professionale ai sensi dell’Art.17 della L.R.14 dicembre nr. 23 al fine di fornire le nostre proposte in merito alla tenuta del sistema della Formazione Professionale Siciliana.”
Cosi in una nota della CGIL, CISL e UIL, a fima di M. Vivaldi H.Federico A.Panzica