E’ stata un’ottima padrona di casa la presidente del Consiglio comunale di Favara, Miriam Mignemi, che ha reso molto interessante e produttiva la seduta straordinaria e aperta di ieri sera, organizzata dalla Commissione centro storico fortemente voluta da alcuni componenti, invitando il Prefetto di Agrigento, gli Ordini professionali degli ingegneri, architetti, geometri, la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il Clero locale, la deputazione, presenti Pisano, Iacono, Carmina e Tardino, le associazioni e i cittadini.
E’ stata una seduta lunga e produttiva che cercherò di raccontarvi in sintesi, fin da subito, chiedendo scusa per non poter dare il dovuto spazio a tutti.
Il dibattito si è aperto con gli interventi dei consiglieri comunali Alessandro Pitruzzella, Carmen Virone, Miriam Indelicato, Gerlando Nobile e Pasquale Cucchiara che, in modo diverso, hanno affrontato il particolare argomento con grande onestà intellettuale e poco politichese, riconoscendo anche i meriti all’Arma dei Carabinieri che ha acceso il faro dell’attenzione sul vergognoso degrado del centro storico.
Poi l’atteso intervento del Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, che ha indicato la strada da percorre e le ragioni della sua presenza in Consiglio comunale.
Il Ministero dell’Interno chiede a tutti i Comuni il monitoraggio dei centri storici e il monitoraggio delle situazioni di crisi. Favara è stata la prima per la provincia – ha detto il Prefetto – ad essere stata segnalata.
Poi il Prefetto, sul ritorno auspicato della vivibilità della zona cittadina abbandonata, ha fatto riferimento agli “anticorpi” che Favara “ha già sviluppato per conto suo e che dovremmo probabilmente valorizzare”. Il chiaro riferimento è stato alla Farm e ai Settecortili. Ovviamente, il problema attuale è molto grave, ed è più difficile e complicato il recupero.
“Ma il Ministero- ha detto il Prefetto- ci parla di rigenerazione urbana ed è quella che bisognerà realizzare”.
Il Prefetto pensa insieme al Comune di agire per piccoli passi perché nessuno ha la bacchetta magica e non ci sono i soldi necessari. Il primo passo sarà un censimento aggiornato. A tal proposito, si è già tenuto un Comitato ordine e sicurezza pubblica molto lungo e molto approfondito proprio su Favara.
“Al censimento – sottolineato il Prefetto- parteciperanno le forze di polizia a ordinamento statale, in particolare l’Arma dei carabinieri che qui è presente ed ha già dimostrato ampia buona volontà negli uomini e nelle persone oltre che come arma. Questo censimento sarà il primo passo e dovrà essere fatto al più presto”.
Al primo punto non ci sono gli abbattimenti perché si vuole fare l’analisi dettagliata della situazione, tenuto anche conto che la zona è abitata e dentro ci sono attività di solidarietà, la più importante quella di suor Caterina, che non va ostacolata.
Si dovrà prima capire la situazione per agire, anche con micro chiusure e bisognerà vedere caso per caso.
Questo in estrema sintesi il discorso del Prefetto nella seduta del Consiglio comunale straordinaria e aperta.
“Una seduta voluta dal Consiglio comunale – ci dice Miriam Mignemi – per mettere in luce le problematiche, di censimento, di esproprio, di demolizione e tutte le altre di carattere sociale che esistono e che ne deriverebbero. Sappiamo che bisogna usare cautela nel rispetto di chi ci vive e nel rispetto del bene antico, storia della nostra città, ma bisogna iniziare. Per questo abbiamo voluto la presenza di S.E. il Prefetto Filippo Romano, la presenza degli ordini professionali, il comando della protezione civile e dei vigili del fuoco, tutti presenti e che ringrazio infinitamente per la presenza e i loro interventi e la deputazione agrigentina tutta, dei quali presenti l’On. Calogero Pisano che ha dato totale disponibilità per trovare i fondi chiedendo anche al sindaco di darsi un limite di tempo per avviare il piano di recupero, l’on Giovanna lacono, l’On.Ida
Carmina e l’On Annalisa Tardino, li ringrazio tutti per essere stati con noi ed aver ascoltato le nostre esigenze.Adesso il Consiglio comunale continuerà a fare da pungolo per stringere i tempi sul primo passo che sarà il censimento con l’aiuto anche della protezione civile e degli ordini professionali e continuerà a cercare le risorse del PNRR più adatte al recupero e alla rigenerazione urbana. Ringrazio inoltre tutti gli intervenuti che non cito per non dimenticare nessuno, cittadini e associazioni attive, interventi preziosi per comprendere diversi aspetti a volte sottovalutati, nonché le forze dell’ordine e le istituzioni religiose presenti”.
Il sindaco ha ringraziato il Prefetto per la sua presenza in Consiglio comunale e per il suo sostegno all’amministrazione ed ha elencato i suoi interventi posti in essere nel centro storico cittadino.
Preziosi sono stati gli interventi dello storico Carmelo Antinoro, don Calogero Lo Bello, il dottore Diego Caramazza, l’avvocato Adriano Barba, presidente provinciale di FdI, il notaio Bartoli, Giuseppe Nobile, responsabile locale della Dc, l’avvocato Giuseppe Di Miceli di Konsumer.
Presenti tra gli spettatori l’arciprete di Favara don Nino Gulli, don Marco Damanti, il dottore Giuseppe Veneziano, l’ex sindaco di Favara, Mimmo Russello.
Una seduta, dicevo, produttiva e destinata ad aprire un percorso che avrà come traguardo la bonifica e la rivitalizzazione del centro storico. Un percorso che si dovrà iniziare liberando il luogo dalle discariche di rifiuti già evidenziate dal capitano dei Carabinieri Leonardo Mirto, nel suo sopralluogo del mese di novembre scorso.