Alessandro Pitruzzella Consigliere comunale di Favara
“A volte bisogna andare a ritroso per scoprire la coerenza e l’onestà intellettuale delle persone. Era il 6/2 2018 (a meno di due anni di sindacatura Anna Alba) quando l’allora segretario di rifondazione comunista ed oggi sindaco Antonio Palumbo, scriveva un articolo di fuoco indirizzato alla sindaca Anna Alba. Nell’articolo evidenziava che “dalla dichiarazione di dissesto (2016) al 2018, aveva accumulato debiti (chissà perché oggi li chiama crediti non riscossi) per 2 milioni e 700 mila euro.
Continuava dicendo che la situazione era così grave che la sindaca aveva due sole scelte: o rimettere le chiavi della città nelle mani dello stato risparmiando ai favaresi ulteriori costi e perdite di tempo, o azzerare la propria giunta cercando di comporre una squadra adeguata alla grave situazione”. Ironia della sorte, in quell’anno, tra gli assessori di cui il sindaco chiedeva l’azzeramento, c’erano due grillini : Attardo (ai rifiuti) e Vaccaro ( al bilancio). Assessori che il sindaco ha voluto nella sua giunta e con le stesse deleghe. Sorvoliamo.Ritornando ad oggi, a soli due anni del suo mandato, il sindaco Palumbo ha accumulato 8 milioni di crediti non riscossi che per comodità chiameremo debiti, come faceva lui ai tempi di Anna Alba(parliamo solo di TARI). A questi otto milioni si devono aggiungere quelli dal 2016 in poi ed arriviamo alla spaventosa somma di 38 milioni. (Presto illustreremo la situazione finanziaria del comune in conferenza stampa.
I cittadini hanno il diritto di sapere in quali acque dell’oceano e contro quale gigantesco iceberg il loro capitano li sta portando a sbattere). Riassumendo: se la sindaca di allora, secondo il sindaco Palumbo, doveva consegnare le chiavi allo stato per debiti di 2 milioni e 700 mila euro, lui che è sindaco di oggi,cosa deve fare con quasi 40 milioni di debiti? E parliamo solo di TARI.”