Sono urgenti le riparazioni al tetto della Beata Maria Vergine del Transito, Chiesa Madre di Favara nel XVI secolo, importante luogo di culto della storia favarese.
Lo storico Filippo Sciara ci parla dell’antica Chiesa Madre della città. Suo è l’appello alla generosità dei cittadini per salvare l’importante luogo di culto del passato.
Filippo Sciara
“La più antica testimonianza della chiesa del «Transitus sive Trapassionis» di Favara risale al 1544, quando era menzionata come piccola chiesa sotto il titolo di Beata Maria Vergine Assunta: «ecclesiolam sub titulo absumptionem beate Marie virginis». La chiesa era amministrata dai preti Orlando de Alongi e Gaspare de Contrino ed era detta «cum cura animarum», quindi costituiva la parrocchiale con somministrazione dei sacramenti e riceveva proventi da tutte le case di Favara, che in quel periodo erano circa 80 con circa 400 abitanti.
In un documento del 1593 veniva ricordata come «madre eclesia antica», perché di recente era stata edificata una nuova chiesa detta «eclesia nova» o «maiori eclesia», che nel 1608 veniva indicata come nuova Chiesa Madre, posta nel sito di quella attuale, che si appropriava del titolo della Madonna Assunta, appartenuta alla vecchia Chiesa Madre.
Da una fonte del 1855 ricaviamo che «nei primordi della comune la chiesa parrocchiale era quella di Maria Santissima del Transito […]. La Madrice fu eretta sotto il titolo di Maria Assunta e rimase la chiesa antica quello del Transito di Maria, divenuta chiesa semplice».
La vecchia Matrice, anche se aveva ceduto il ruolo di chiesa parrocchiale e il titolo di Maria Assunta alla nuova Chiesa Madre, nel corso dei secoli, conservò la sua grande importanza. Consideriamo, infatti, che il titolo di Santa Maria Assunta ha lo stesso significato religioso del titolo di Maria Santissima del Transito o Trapassione di Maria.
Rileviamo, inoltre, che la vecchia Matrice conservò l’altare maggiore dedicato sempre alla Madonna Assunta, e che la festa, in onore della stessa, non fu trasferita nella nuova Chiesa Madre. Ancora oggi, la festa della Madonna Assunta si celebra nella chiesa del Transito, con festeggiamenti che durano diversi giorni, con conclusione il 15 agosto. Essa è molto sentita e partecipata dalla società favarese e rappresenta una delle principali feste religiose. Nel corso di tale festa si svolge una fiera agricola, con presenza di animali domestici (oggi sempre meno per sopraggiunte norme igieniche e sanitarie) e di manufatti artigianali utilizzati per i prodotti della terra.
Interessante è la testimonianza di padre Giovanni Maria Lattuca, dell’Ordine dei Frati Minori, che, nel 1965, riportava notizie storiche sulla festa della Madonna Assunta a Favara:
«Alla festa di San Calogero segue quella dell’Assunta. Si celebra nella chiesa della «Madonna». L’Assunta, privilegiata in tutto, è privilegiata pure a Favara: ha qui la «quindicina» e la «novena». Questa la canta la mattina, per le strade, il nostro Francesco […] Dal primo agosto, ogni sera è un devoto pellegrinare di fedeli alla chiesa della «Madonna»: fanno il cosiddetto «viaggiu» alla Vergine Assunta, il cui simulacro troneggia sull’altare maggiore scintillante di luci. In tempi antichi, il giorno della festa aveva un tono molto più solenne: in piazza Cavour si allestiva un magnifico carro trionfale; in mezzo a questo, un’altra torretta sulla cui cima stava una statuetta dell’Assunta, in atto di volare in cielo. In questa piazza si produceva pure una grande fontana con artistici zampilli. Concerti della musica cittadina ed illuminazione alla veneziana completavano il bello della festa».
La chiesa della Madonna del Transito, importante luogo di culto della storia favarese, si trova oggi bisognevole di urgenti riparazioni al tetto, a causa dello scivolamento delle tegole, con gravi infiltrazioni d’acqua piovana sulla volta, che arrecano un deterioramento delle pitture presenti. Occorre agire in fretta, prima che sia troppo tardi, con grave perdita del nostro patrimonio storico-artistico. Bisogna evitare che succeda come nella chiesa di Santa Rosalia, detta del Purgatorio, dove nel dicembre del 1977, a causa dell’abbandono e delle infiltrazioni di acqua piovana, la volta collassava rovinandosi a terra.
Ricordiamo, infine, che per lodevole iniziativa di privati cittadini, il 15 maggio 2015, era completato il restauro della chiesa del Transito, limitatamente alla facciata principale, che versava in un grave stato di deterioramento e abbandono”.
In particolare, il tetto della Chiesa Parrocchiale BMV del TRANSITO necessita di un intervento straordinario di risanamento della copertura per un importo di € 15.000,00 più iva e oneri. Le poche risorse della comunità non permettono di intervenire e si chiede aiuto alla forze sane della città.
Ogni eventuale contributo potrà pervenire tramite bonifico intestato a Parrocchia S. Antonio di Padova – Favara codice IBAN IT56P0200882930000300690405 – indicando come causale: offerta per lavori tetto Chiesa del Transito.