Stamattina, sono corse notizie su qualche quotidiano dell’avvenuta impugnativa di alcune norme del collegato alla legge di stabilità regionale, oltre che di alcune norme di quest’ultima.
La verità è invece che sono state impugnate, al momento, solo ed esclusivamente due norme della legge di stabilità regionale 2024/2026 (legge n.1 del 16/1/2024), mentre sul collegato (legge n.3 del 31/1/2024) l’eventuale impugnativa è in corso di approfondimento.
Le due norme effettivamente impugnate riguardano gli aumenti a titolo di benefici retributivi per i dipendenti regionali (art. 8) e la trasformazione del CEFPAS da centro di formazione permanente in ente del servizio sanitario regionale (art.25 comma 2).
In effetti, inizialmente il Ministero Economia e Finanza aveva chiesto chiarimenti e delucidazioni (cfr. nota MEF del 22 febbraio) su ben 5 norme della legge di stabilità, mentre l’impugnativa è stata limitata poi a due norme soltanto: art. 8 e art. 25 c.2.
Per quanto riguarda il collegato, invece, è in corso al MEF l’approfondimento di alcune norme che potrebbero essere impugnate.
Approfondimento che sta avvenendo alla presenza dell’assessore regionale all’economia Marco Falcone. Il quale dichiara: “Non c’è alcun problema per la legge di stabilità regionale, sono soltanto due le norme impugnate dal Consiglio dei ministri e sono di natura marginale. L’impianto rimane in piedi, anzi quest’anno siamo particolarmente soddisfatti perché il Mef ha apprezzato l’impianto che il Parlamento assieme al governo Schifani ha voluto dare alla legge di stabilità“.
Per quanto riguarda il collegato alla legge di stabilità -prosegue Marco Falcone– “da oggi apriremo un confronto col MEF per capire le norme che andranno salvate e quelle su cui invece dovremo soprassedere e le rinvieremo ad altro viatico legislativo“.