Sono trascorsi quattro mesi, da novembre scorso quando il capitano dei Carabinieri, Leonardo Mirto comandante della locale stazione, ha scoperto la drammatica situazione di una parte del centro storico di Favara. L’ufficiale dell’Arma chiese immediatamente un sopralluogo congiunto dei luoghi con l’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico e i servizi sociali per eliminare i rifiuti che formavano e formano ancora pericolose discariche a cielo aperto e per mettere in sicurezza le vie pubbliche dove c’erano e ci sono immobili fatiscenti, con ordinanza di demolizione mai eseguite, buche stradali e non c’erano e non ci sono transenne per impedire l’accesso in una zona pericolosa e non c’erano e non ci sono neppure i manifesti murali delle ordinanze di divieto d’accesso ai cittadini… Una vergogna di immane proporzioni.
E della vergogna senza fine se n’è parlato nel Consiglio comunale aperto del 9 febbraio sorso e non di ieri con la presenza del prefetto, di alcuni deputati regionali, nazionali e europei. Tanti i buoni propositi e tante le camicie strappate negli interventi sull’amore della città e sulle giustificazioni in particolare del sindaco.
In occasione del Consiglio comunale aperto di febbraio, il prefetto chiese all’amministrazione comunale e all’Arma dei carabinieri il monitoraggio dei luoghi per avere il quadro chiaro della situazione ed invitò il sindaco ad attivarsi sui progetti per chiedere i finanziamenti necessari alla Regione e allo Stato. Il rappresentante del Governo nazionale spinse anche sulla rigenerazione del centro storico.
Sappiamo per certo che il monitoraggio non è mai partito, il presidente della commissione centro storico, Alessandro Pitruzzella, ci dice che non ha notizie sulla progettazione per accedere ai finanziamenti.
Intanto, la vergogna resta dove è, non sembra stressare nessuno e le ordinanze di divieto d’accesso interesserebbero solo le ditte che eseguono il servizio di igiene ambientale, mentre tutto il resto del mondo entra ed esce dall’inferno come in un supermercato, in una Favara amareggiata, stanca, disillusa e sempre più lontana dal Palazzo di città e dai suoi inquilini.
L’unica nota positiva è l’attività svolta dai Carabinieri, che hanno il rispetto della cittadinanza, mentre tutto il resto è noia e inarrestabile declino.