La Prefettura di Messina Ha finalmente rilasciato l’informativa liberatoria in favore di una società agricola della provincia di Messina la cui legale rappresentante era sta colpita da una informativa interdittiva poi annullata dal CGA.
La società agricola opera nel settore della zootecnia ed ha sede nella provincia di Messina.Essa ha dovuto subire il blocco dei pagamenti alla stessa dovuti da parte di Agea, la quale aveva appurato sul Portale SIAN dell’esistenza di anomalie che non consentivano la liquidazione delle annualità spettanti.
Invero, l’azienda zootecnica, non comprendendo quali fossero le ragioni della perdurante mancata erogazione dei pagamenti, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino invitava AGEA a sbloccare i pagamenti medesimi.
L’atto di invito veniva riscontrato da AGEA, che giustificava la mancata liquidazione con la mancata ricezione dell’informazione antimafia liberatoria, sottolineando come solamente all’esito del rilascio dell’informativa liberatoria si sarebbe proceduto all’erogazione dei contributi nei confronti della società agricola in questione.
Sempre con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Calogero Marino, la società inviava così un rituale atto di diffida alla Prefettura di Messina, invitandola a procedere con estrema celerità al rilascio della informativa liberatoria ed al suo inserimento nella Banca Dati della Documentazione Antimafia (BDNA).
Inoltre, gli avvocati Rubino e Marino evidenziavano come il rilascio da parte della Prefettura di Messina della informativa liberatoria in favore della società istante fosse doverosa anche alla luce della recente sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana a mezzo della quale è stata annullata l’informativa interdittiva in precedenza irrogata in danno di un’altra ditta di cui è titolare la legale rappresentate della società agricola istante.
Ebbene, a seguito e per effetto del suddetto atto di diffida, la Prefettura di Messina ha rilasciato l’informativa liberatoria in favore della società istante cge potrà così ricevere senza altro indugio le somme alla stessa spettanti da parte dell’AGEA.