L’Associazione culturale “Teatro insieme” ha recentemente postato su Facebook il cortometraggio a sfondo sociale “Mafia e Pandemia” diretto a mettere in guardia i giovani dalla mafia: lupo che si traveste da agnello per sfoderare, poi, i suoi artigli.
“Mafia e pandemia” – illustra Lillo Crapanzano al quale si deve testo, idea e regia sel cortometraggio- è il grido accorato di chi vuole mettere in guardia i giovani, perché vuol far notare che quando i cattivi diventano buoni è meglio non fidarsi mai; dietro c’è sempre la trappola del male.
Quando il mondo vive la difficoltà di una pandemia, la mafia non arretra e si traveste da buon padre che dà una mano. Si fa “mano” che aiuta e sorregge chi si trova nella disperata situazione di non avere lavoro o di averlo perso.
Una strategia ben studiata che intrappola: dare aiuto oggi per avere conoscenza domani. La mafia è pronta a dare con generosità, come uno Stato parallelo si prende cura degli uomini smarriti. La belva tende la mano nell’attimo di debolezza per mostrare gli artigli successivamente, e far sprofondare in un baratro disconforto e di paura chi ad essa si è affidato.
Così come un vaccino ci salverà dal Covid, urge trovare il vero vaccino dell’onestà e della forza d’animo dentro di noi un’anima forte ci guiderà per restare alla larga da compromessi e falsi antidoti.”
Clicca qui per vedere il cortometraggio dell’ associazione culturale “Teatro insieme”: idea, testo e regia di Lillo Crapanzano, riprese e montaggio di Massimo Baldacchino.
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