Anche Canicattì, come molti altri Comuni siciliani (e probabilmente più di altri) soffre il dramma della carenza idrica, a cui si somma il pagamento di bollette salate all’ente gestore.
Così, il consigliere comunale Gianluca Cilia prende carta e penna e scrive al Sindaco Vincenzo Corbo e, per conoscenza, al presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica della provincia di Agrigento e al presidente dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.
In realtà, il consigliere Cilia formula una vera e propria interrogazione, sottolineando come “da quasi un mese e a periodi alternati, anche di settimane, i Cittadini di Canicattì restano senza un goccio d’acqua e senza sapere la causa della mancata erogazione”, pur dovendo pagare elevati costi all’azienda consortile che gestisce il servizio e che determina la fatturazione non in base “all’effettivo consumo”, bensì “a forfait”.
In altri termini, Gianluca Cilia si fa portavoce delle famiglie canicattinesi che “lamentano il mancato arrivo dell’acqua nelle proprie abitazioni” e il caro-bolletta ingiustificato, stigmatizzando anche il disagio creato e le difficoltà sussistenti, per la mancanza d’acqua, “presso gli uffici e le scuole ma anche presso la struttura ospedaliera della nostra città”.
Inoltre, egli chiede al Sindaco di riferire al Consiglio Comunale sulle seguenti circostanze:
– quale sia lo stato degli investimenti sulla rete idrica comunale e sulla relativa manutenzione;
– quali iniziative ha intrapreso e/o intende adottare l’Amministrazione Comunale per fronteggiare la situazione di persistente carenza idrica;
– se sono state attivati contatti con l’AICA al fine di garantire che, in caso di necessità, il Comune di Canicattì possa avere gli approvvigionamenti idrici indispensabili per il fabbisogno di acqua potabile per uso umano, sia nel settore dei servizi primari, sia in quello delle produzioni industriali, del terziario produttivo e delle produzioni agricole;
– se sono stati predisposti atti ed interventi idonei alla vigilanza sulla corretta fatturazione delle bollette in acconto;
– se è stata sollecitata l’erogazione del “bonus idrico integrativo”, per consentire un rimborso tariffario in favore delle cosiddette utenze deboli che versano in condizioni socio-economiche disagiate.
– quali siano le iniziative per agevolare irrigazioni di soccorso in agricoltura, magari attraverso impianti di emergenza, al fine di garantire la sopravvivenza delle colture arboree presenti nel comprensorio irriguo del territorio Comunale di Canicattì;
– se è stato adottato un piano per la fornitura di acqua potabile per tutte le attività in cui avviene la somministrazione di bevande e la trasformazione di cibi (bar, ristoranti, pizzerie, macellerie, panifici, etc).
Sin qui, il consigliere Cilia. Nei prossimi giorni, seguiremo l’evolversi della situazione.