Sono sei i Comuni agrigentini nei quali si vota per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale: Alessandria della Rocca, Caltabellotta, Campobello di Licata, Naro, Racalmuto e Santa Elisabetta.
Ad Alessandria della Rocca non si ricandida la sindaca-preside Giovanna Bubello. Si contenderanno il posto della sindaca uscente, l’avvocato Giuseppe Montana, 34 anni, area centrosinistra, e l’insegnante Salvatore Mangione, 55 anni, area centrodestra, che nel passato ha ricoperto la carica di sindaco e di consigliere provinciale.
Anche a Caltabellotta il sindaco uscente Lillo Cattano ha rinunciato alla candidatura, ma si candiderà il vicesindaco Biagio Marciante che si scontrerà col farmacista Roberto D’Alberto, appoggiato dalla nuova DC di Totò Cuffaro. Ci sarà probabilmente anche un terzo candidato che, secondo le indiscrezioni, potrebbe essere il consigliere comunale dell’opposizione Gaspare Sala oppure un giovane del gruppo civico di cui è portavoce Vito Marsala.
A Campobello di Licata, Teresa Burgio è commissario straordinario del Comune, nominata dalla Regione con funzioni di sindaco, giunta e consiglio comunale, dopo l’annullamento delle elezioni amministrative del giugno 2022 che avevano decretato la vittoria di Antonio Pitruzzella, lo stesso ci proverà nuovamente con una lista civica di centrosinistra. I suoi avversari sono Michele Termini, area centrodestra, che avrà stavolta l’appoggio di Andrea Mariani che nel 2022 era candidato a sindaco. Il terzo candidato è Vito Terrana della nuova Dc di Totò Cuffaro. In pratica, la stessa situazione di due anni fa, se si eccettua la posizione di Andrea Mariani che non è più candidato a sindaco ma appoggia Michele Termini.
A Naro, si candida l’uscente Mariagrazia Brandara che nella sua lista annovera, tra gli altri, il vicesindaco Mariateresa Geraci. Si candidano inoltre Roberto Barberi, già dirigente regionale con esperienza (anche di governo straordinario) nel settore degli enti locali, e Milco Dalacchi, insegnante di sostegno, esperto in storia patria e collezionista d’abiti d’epoca. Nella lista del primo ci saranno veterani come Angelo Gallo o Lillo Burgio e new entry come il tecnico sanitario di radiologia Matteo Alaimo. Anche nella lista del secondo ci saranno candidati con pregresse esperienze, come il consigliere uscente Lillo Licata o l’ex vicesindaco Giuseppe Passarello, e new entry come il giovane Ignazio Di Gerlando.
A Racalmuto, dovrebbero candidarsi Salvatore Petrotto (già sindaco dal giugno 1993 al maggio 2002 e poi dal maggio 2007 al marzo 2012), militante Sud chiama Nord di Cateno De Luca, e Lillo Bongiorno, vicino al Movimento per le Autonomie dell’assessore regionale Roberto Di Mauro. Nell’area del centrodestra non ha ancora ufficializzato la candidatura il sindaco uscente Vincenzo Maniglia e, tra le indiscrezioni, circolano voci secondo le quali si potrebbe candidare l’architetto Angelo Di Vita, vicino a FdI, oppure il geologo Antonino Lauricella che è stato candidato con Prima l’Italia-Salvini Premier alle ultime elezioni regionali. Il candidato sindaco del centrodestra dovrebbe comunque nascere da questa rosa di nomi.
Infine, a Santa Elisabetta, è candidato a sindaco Liborio Gaziano, 38 anni, avvocato, figlio del noto penalista del foro agrigentino Nino che è stato a suo tempo sindaco della cittadina. La sua lista potrebbe annoverare le consigliere uscenti Adriana Catalano, Maria Chirafisi ed Erika Fragapane. L’avvocato Gaziano sfiderà l’uscente Mimmo Gueli, attuale presidente dell’ATI di Agrigento, sostenuto da una lista di centro-sinistra composta anche da alcuni esponenti dell’amministrazione in carica.