Lillo Montaperto
Avrei preferito in un’altra circostanza, in un altro evento parlare delle tue qualità del tuo modo di essere, purtroppo la vita riserva anche questi dolorosi momenti.
Impossibile fare a meno di scorrere le pagine di vita che abbiamo condiviso fin dal primo colloquio di lavoro, poi con mia moglie che è stata la tua prima tutor ad instradarti in reparto, e da lì a poco sei divenuto il riferimento e tutor dei nuovi colleghi, sei divenuto sin da subito uno dei pilastri della Polimedica. Hai sempre manifestato affetto per i miei figli, li hai visti crescere e gioivi sempre per i loro traguardi.
Oltre vent’anni di vita professionale e personale insieme.
Sei sempre stato una persona educata, a modo, sensibile, testardo, caparbio e molto empatico. Tuo grande obiettivo: la tua famiglia alla quale dedicavi i tuoi sacrifici.
La tua tragica fine mi ricorda i versi di Quasimodo: “Ognuno è solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole ed è subito sera”… e tu caro Filippo non eri solo avevi il raggio di sole della tua famiglia, del tuo lavoro, purtroppo per te è stato troppo “subito sera”.
Non ti dimenticheremo mai.