Viene promosso e valorizzato ogni giorno di più il sito archeologico Vito Soldano di Canicattì, gestito dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento ed aperto al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
L’apertura è diventata permanente grazie alle varie associazioni locali che hanno stipulato una convenzione ad hoc con il Parco della Valle dei Templi, come -per esempio- la Pro Loco oppure l’associazione Fidya o, ancora, l’associazione culturale Athena.
VISITA GUIDATA NELLA MATTINA DEL PRIMO GIUGNO
Nella mattinata di sabato primo giugno, ci sarà una visita guidata all’Antiquarium e alle Terme del sito Vito Soldano, insieme al Circolo di Compagnia di Canicattì e alla Delegazione di Agrigento dell’Istituto Castelli d’Italia/Sezione di Sicilia.
La presentazione del sito archeologico sarà introdotta -prima dell’inizio della visita guidata- dai saluti dell’associazione Fidya, col responsabile Lillo Restivo, e dall’associazione culturale Athena, col suo responsabile Giovanni Salvaggio, oltre che dai ringraziamenti di Carmelo Fazio Gelata del Circolo di Compagnia. Indi ci saranno le comunicazioni e le conclusioni a cura dell’istituto Italiano dei Castelli a mezzo di Giuseppe Di Miceli, della Sezione Sicilia e di Giuseppe Ingaglio della Delegazione di Agrigento.
Quindi, partirà la visita guidata che durerà sino alle 13,30.
VISITA GUIDATA NEL POMERIGGIO DEL PRIMO GIUGNO
Nel pomeriggio, altra visita guidata. Stavolta per i soci di Unitre, dell’asd Marathon Team e del Lions Club Host. I quali saranno accolti dal benvenuto e dai saluti di Giovanna Bennici e Giancarlo Granata, dall’intervento dell’esperto in turismo Achille Contino e dal cuntu dello storico Gaetano Augello sulla storia. I miti e le leggende concernenti il sito Vito Soldano.
Guida della visita sarà Vincenzo Insalaco, studente di archeologia.
IL SITO ARCHEOLOGICO VITO SOLDANO
Com’è noto, questo sito archeologico si trova qualche chilometro ad est di Canicattì, nell’omonima contrada, sede di un vasto insediamento tardoromano, noto da lungo tempo ed indagato con diverse campagne di scavo a partire dalla fine degli anni ’50.
Gli scavi hanno consentito di scoprire una struttura termale, costituita da ambienti destinati ai bagni, riscaldati (tepidarium, calidarium) e non riscaldati (apodyterium, frigidarium); da ambienti utilizzati per l’attività ginnica e i massaggi, etc…
Gli ambienti propriamente termali erano costruiti in conglomerato cementizio con probabile copertura a volta, delle quali c’è un’importante testimonianza, grazie ai resti di un ambiente absidato, conservatosi nel corso dei secoli e sino a tutt’oggi.
Durante gli scavi sono stati inoltre rinvenute numerose tessere di mosaico che dimostrerebbero l’esistenza di ambienti con pavimentazione musiva, purtroppo odiernamente non conservati.
Il complesso termale è stato probabilmente edificato in età costantiniana, tra la fine del III secolo e gli inizi del IV, e probabilmente abbandonato intorno alla metà del V secolo.
Nell’insediamento archeologico è anche stata individuata la mansio di Corconiana, ovvero una delle stazioni di sosta menzionate dall’Itinerarium Antonimi lungo la strada romana Agrigento-Catania.