Pubblicata sul web-site dell’assessorato regionale delle attività produttive la graduatoria provvisoria del bando “Sicilia che piace 2024”, rivolto ai Comuni siciliani, con un budget di circa 400 mila euro di contributi.
Le dichiarazioni dlel’assessore regionale Tamajo
Si tratta di progetti contenenti iniziative di sviluppo turistico e di valorizzazione del territorio (nei settori agroalimentare, artigianale, ambientale, nautico, enogastronomico, della moda e simili).
“Le imprese nei comuni più piccoli sono fondamentali per il tessuto economico e sociale della Sicilia” – ha dichiarato in proposito l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo.
Il quale ha aggiunto:”non solo supportiamo lo sviluppo economico, ma offriamo anche un’opportunità per rafforzare l’identità e la bellezza della nostra regione, coinvolgendo direttamente le comunità locali”.
La graduatoria provvisoria
La graduatoria -ancora provvisoria- riguarda i comuni della Sicilia che hanno presentato la relativa domanda.
Sono ben 57 le domande ritenute ammissibili, ma soltanto 42 quelle immediatamente finanziabili. L’assessore regionale Tamajo, tuttavia, ha assicurato che “maggiori risorse saranno aggiunte per permettere lo scorrimento della graduatoria”.
Sono pure 42 i Comuni dei progetti non ammessi.
Progetti dei Comuni dell’agrigentino
Per quanto riguarda la provincia di Agrigento, le domande progettuali ammesse e finanziate sono due: quella de la Maidda Fest-Itinerario dei Grani Antichi, proposta dal Comune di Siculiana (il cui sindaco è Giuseppe Zambito) e quella di AgroExpo Raffadali 2024, proposta dal Comune di Raffadali (il cui sindaco è Silvio Cuffaro).
Tra le istanze progettuali ammissibili, ma al momento non finanziabili ci sono quelle di Camastra, Comitini, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita Belice. Che potrebbero essere finanziate qualora -come ha detto Edy Tamajo– “maggiori risorse saranno aggiunte per permettere lo scorrimento della graduatoria”.
Tra le istanze progettuali escluse e/o inammissibili e/o irricevibili ci sono quelle di Sciacca e Santo Stefano di Quisquina.