Totò Lombardo
È difficile rappresentare una storia che si è intrecciata con la mia senza lasciare trasparire un notevole grado di coinvolgimento umano.
Nel novembre del 2012, il compagno Totò Lombardo mi ha rilasciato un’intervista rispetto alle vicissitudini che portarono alla fondazione di Rifondazione Comunista e al ruolo avuto dal padre Antonio, in questo processo.
Famiglia Comunista
Per chi non lo sapesse, Totò viene da una famiglia Comunista. Il padre, meglio conosciuto come Mpari Ndò, è stato un esponente del PCI come gli zii Salvatore e Ignazio.
Salvatore, nato nel 1975, iniziò a muovere i primi passi all’interno della Radio che il padre aveva allestito tre anni dopo con la denominazione di “Radio Favara Big boy”. In seguito venne chiamata “Radio Favara 104” fino ad assumere il nome definitivo di Radio Onda Rossa.
Radio Onda Rossa
La radio era la cassa di risonanza del popolo dove, Mpari Ndò, non esitava a denunciare la politica e a lottare per i diritti dei cittadini. Salvatore ha riferito che ricevettero diverse minacce che non affievolirono lo spirito battagliero del padre. La radio chiuse nel 1994.
Nel 1991 il Partito Comunista Italiano si sciolse. Chi non si accodò, aderì al movimento della Rifondazione Comunista.
Rifondazione Comunista a Favara
Nel frattempo, Democrazia Proletaria si sciolse e confluì nel movimento. Rifondazione Comunista a Favara venne fondata da Salvatore Bongiorno, Antonio Lombardo, Giuseppe Palumbo, Lillo Zarbo, Giuseppe Pullara coadiuvati dai più anziani Carmelo Fontana e Giuseppe Lombardo e altri. Salvatore fece la sua prima campagna elettorale nel 1993. In quell’occasione, il partito riuscì ad eleggere un consigliere comunale Salvatore Bongiorno. L’anno successivo si dimise poiché venne eletto in consiglio provinciale e il padre, primo dei non eletti, tornò in consiglio comunale come del resto aveva ben fatto nelle legislature del 1983 e del 1988.
Salvatore Bongiorno, consigliere comunale e Lorenzo Airò sindaco
Seguì un periodo politico propizio. Nel 1994 il partito, in alleanza con i Democratici di Sinistra, vinsero le elezioni con Lorenzo Airò sindaco. Il partito era rappresentato in consiglio comunale, provinciale e in giunta con Giovanni Campione.
Antonio Lombardo
La crisi del partito iniziò in concomitanza con le comunali del 1997. Il PRC non riuscì ad eleggere alcun consigliere comunale e sullo sfondo maturò la dolorosissima scissione con i Comunisti Utaliani. Nel 2000 muore Antonio Lombardo.
Salvatore ha riferito che, in questo periodo, molti giovani si avvicinarono al partito ma troppo spesso erano costretti ad allontanarsi per motivi di lavoro. Ieri come oggi.
Rieletto sindaco Lorenzo Airò
Nel 2002 venne rieletto sindaco Lorenzo Airò anche con il sostegno del PRC. Fu proprio in questo periodo che Salvatore, insieme a Antonio Palumbo, Francesco Giancani e Giuseppe Cinquemani provarono a ricostruire il partito. Le prime riunioni si tennero dentro una Fiat 127. Fu una ricostruzione lenta ma chirurgica.
Il 9 maggio 2006, presso la casa del compagno Salvatore Lombardo (che spesso metteva a disposizione come base di appoggio) venne messo a punto il nuovo gruppo dirigente.
la sede in via Roma
Affittammo una sede in via Roma e iniziammo a fare politica con entusiasmo nonostante la cocente sconfitta elettorale del 2007.Salvatore, Antonio e Francesco continuavano a proteggerci e a fortificare le nostre coscienze. Le sconfitte – dicevano – aiutano a crescere. Non ci perdemmo d’animo affrontando insieme le difficoltà e le sfide che ogni attivista politico conosce fin troppo bene.
Antonio Palumbo, eletto consigliere comunale
In occasione delle comunali del 2011, Antonio Palumbo si candidò come indipendente nella lista del PD è venne eletto consigliere comunale. Il lavoro svolto dal partito all’interno delle istituzioni risultò decisivo e iniziò una nuova fase di allargamento verso la società civile sostenuta da tutto il gruppo dirigente; Salvatore compreso.
Palumbo eletto sindaco di Favara.
Meno di 10 dopo, Antonio Palumbo sarà eletto sindaco di Favara. Salvatore, come sempre, si è candidato al consiglio comunale, contribuendo all’elezione di due consiglieri comunali.
La malattia
Salvatore non ha avuto una vita facile ma, nonostante tutto, partecipava attivamente alla vita di Partito e spesso si recava a Palermo e a Roma per prendere parte a manifestazioni di protesta di natura regionale e nazionale. È stato socio dell’Inter club e persona stimata dalla nostra comunità per la sua gentilezza e cortesia.
Male incurabile
Negli ultimi anni, ha sofferto tanto a causa di un male incurabile. E’ morto in prima linea, pronto a difendere i diritti dei più deboli e a lottare per un mondo più giusto.