Autobotti d’acqua, per il servizio sostitutivo di quello idropotabile dei rubinetti, non se ne trovano ad Agrigento -si fa per dire- manco a pagarle a peso d’oro. Nel senso che la crisi idrica è grave e le autobotti autorizzate in servizio non bastano a soddisfare la domanda. Tanto che le prenotazioni presso AICA sono innumerevoli, ma le autobotti in servizio attivo insufficienti.
fornitura con autobotte di abitazione con bambino disabile a Villaseta
Ad esempio: per soddisfare la richiesta di un’autobotte in un’abitazione di Villaseta dove vive un bambino disabile, c’è voluto l’intervento arrabbiato e pubblico sui social di Alfonso Cartannilica, promotore tra i più attivi del comitato #Vogliamo l’acqua ed animatore della pagina di facebook Satira agrigentina.
Nei giorni scorsi, d’altronde, la consulta delle associazioni di AICA aveva lanciato un appello pubblico per chiedere la revisione dell’accesso al servizio sostitutivo a mezzo di autobotte, stigmatizzando la difficoltà di accesso all’acqua potabile per le persone più fragili e bisognose, a partire da quelle anziane e con disabilità. Ne aveva dato notizia la nostra testata giornalistica con l’ articolo che è possibile leggere cliccando qui.
fornitura con autobotte del pontile delle barche di San Leone
Ma adesso nei social circola la notizia secondo cui in uno dei pontili nel quale sono ormeggiate le barche di un club del quale fanno parte importanti pezzi grossi dell’AICA sarebbe giunta un’autobotte d’acqua per appagare le esigenze dei diportisti barcaioli.
La notizia è circolata con insistenza domenica 11 agosto che sarebbe poi lo stesso giorno in cui è avvenuto il rifornimento del club che gestisce il pontile.
Fabio Russello, uno dei giornalisti agrigentini più attenti al problema della crisi idrica nel suo profilo facebook ha ieri scritto: “Ma l’autobotte pare fotografata e pare anche videoripresa che rifornisce il pontile era dell’Aica?
Speriamo di no, perché altrimenti sarebbe GRAVISSIMO, tenuto conto che quel pontile, se non sbaglio, è di una società legata al presidente Aica. Speriamo che la società – sempre corretta, trasparente e attenta ad una comunicazione puntuale e precisa – chiarisca al più presto e smentisca la voce che si sta diffondendo.
E se, per una mera dimenticanza, Aica non dovesse chiarire, speriamo che i chiarimenti su quella che, nel caso, apparirebbe come una vera e propria nequizia, glieli chieda il prefetto. O il sindaco.
O i carabinieri. O la Procura della Repubblica presso il Tribunale”.
La dura nota di Legambiente
Oggi è invece la volta di Lega Ambiente-Circolo Rabat di Agrigento che interviene pesantemente sulla questione:” l’attuale gestione A.I.C.A. delle autobotti si presta ad arbitrio, clientelismo, favoritismo. Chiediamo che venga governata in maniera seria ed equa, con particolare attenzione verso le fasce socioeconomiche più deboli, gli anziani, i disabili”.
“Abbiamo la sensazione, già da tempo, che si stia realizzando una gestione “politica” del servizio sostitutivo tramite autobotti. Questa sensazione sembra essere confermata da una fonte molto attendibile che ci riferisce che stamattina, intorno a mezzogiorno, presso il porticciolo di San Leone, un mezzo di AICA, sebbene senza contrassegni del gestore, ha rifornito la riserva idrica di un pontile galleggiante”-aggiunge il circolo agrigentino di Legambiente.
“Com’è possibile che un’autobotte di proprietà di AICA, con personale di AICA, si presti a rifornire le riserve idriche di un pontile galleggiante per diportisti? Un utilizzo del genere, se confermato, equivale a disprezzare il grave stato di bisogno di tantissimi agrigentini, in particolare quelli che stanno ricevendo, ormai da mesi, insufficienti quantità di risorsa”-continua Legambiente, chiedendo poi che “sia fatta subito chiarezza sull’accaduto, che AICA illustri per filo e per segno come mai alcune migliaia di agrigentini, evidentemente meno fortunati dei diportisti di San Leone, non ricevono acqua per settimane, con turni diradati e quantità di acqua irrisorie, mentre i propri dipendenti vengono inviati, la domenica mattina, a rifornire gratuitamente i pontili galleggianti di San Leone”.
La difesa di AICA
La risposta di AICA a tutte queste proteste?
La risposta viene riportata dalla testata giornalistica online Agrigento Notizie che ha raggiunto telefonicamente il presidente del CdA di A.I.C.A.:”Una cosa normalissima, sulla rete del lungomare è attaccato anche un albergo e quindi spesso, la pressione dell’acqua non è sufficiente per farla arrivare ai pontili che sono considerate delle strutture turistiche”.