Gli ultimi esempi di miglioramento organizzativo e di funzionale produttività sono il ritorno alla piena attività di due importantissimi reparti che nel passato hanno costituito il fiore all’occhiello dei rispettivi ospedali: l’UTIC Cardiologica del Barone Lombardo di Canicattì e l’Ortopedia del Giovanni Paolo II di Sciacca.
UTIC di Canicattì e Ortopedia di Sciacca in piena attività da settembre
L’UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) di Canicattì aveva sospeso i ricoveri da circa un anno per carenza di dirigenti medici; l’Ortopedia di Sciacca -per analoga motivazione- aveva sospeso gli interventi chirurgici da alcuni mesi.
Con l’entrata del nuovo mese, invece, le due Unità Operative riprenderanno a pieno ritmo le attività, la cui sospensione aveva provocato pesanti proteste sia da parte dei sindaci dei rispettivi distretti socio-sanitari sia da parte dell’utenza ormai abituata alla qualità assistenziale sia dell’UTIC di Canicattì sia dell’Ortopedia di Sciacca.
nuovo modernissimo mammografo a Licata
Per non parlare del nuovo mammografo, acquistato e installato nell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata, che ha già eseguito dal 29 luglio (primo giorno di messa in funzione) ad oggi un considerevole numero di mammografie (ben 60 soltanto nel primo giorno).
Grazie al nuovo strumento diagnostico, nel nosocomio di Licata è stato avviato un nuovo centro di screening per la diagnosi precoce del tumore mammario in favore delle donne in età compresa tra i 50 e i 69 anni.
interventi velocissimi per migliorare l’efficienza nell’ospedale di Agrigento
Non solo. I lavori di ampliamento e adeguamento strutturale del pronto soccorso del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento sono stati consegnati all’impresa aggiudicataria con una celerità mai vista prima (e addirittura poco prima del ferragosto) per una spesa di circa 800mila euro che consente l’avvio dell’intervento di globale rifacimento dell’area di emergenza-urgenza del nosocomio della città capoluogo.
In quest’ultimo nosocomio, inoltre, è rapidamente tornato a pieno regime e restituito alla collettività (dopo un intervento di aggiornamento tecnologico finalizzato a migliorarne l’efficienza) il nuovo acceleratore lineare della radioterapia dell’ospedale, per il quale l’ASP ha investito la considerevole somma di oltre 900mila euro ai fini di incrementare non solo la qualità delle prestazioni erogate ma anche il numero dei trattamenti e la loro velocità d’esecuzione.
il plauso di un’utente per la ginecologia di Agrigento
E che si respira un’aria davvero migliore viene testimoniato anche dall’utenza.
Per esempio, una donna agrigentina si è sentita in dovere di esprimere pubblicamente un sincero e appassionato elogio in favore dell’Unità Operativa di ginecologia dell’ospedale San Giovanni Di Dio per la qualità dei servizi resi, per il comfort del reparto e per la professionalità dell’equipe sanitaria, con in testa il direttore dell’UOC Maria Rita Falco Abramo.
L’utente ha scritto una lettera genuina ed appassionata, ringraziando.
ma non è furia di capitano nuovo
Questi segnali di miglioramento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria assicurati dall’ASP, questi esempi di investimento tecnologico e di razionalizzazione organizzativa, questi casi di efficienza riconosciuti dall’utenza derivano dal fatto che da qualche mese c’è un nuovo Direttore Generale che vuole ben figurare?
Sarà anche questo, ma il dottor Giuseppe Capodieci (da quando si è insediato, prima come commissario straordinario e poi come direttore generale) sta dando prova di decisionismo.
In altri termini, i problemi vengono affrontati e risolti. Non rimandati. Perché -rimandandoli- potrebbero finire nel dimenticatoio o affondare nella rassegnazione a cui l’utenza sembra ormai non volersi più arrendere.