Secondo Totò Cuffaro, invece, c’era troppa confusione e quindi ha scelto di non occuparsene. Vuoi vedere che le nomine dei direttori sanitari ed amministrativi sono sfuggite di mano ai leader politici?
Dice il presidente della regione Renato Schifani: “Ho assistito a un balletto inqualificabile e lo dico assumendomene tutte le responsabilità. Ho ricevuto qualche giorno fa un manager che ha chiesto di incontrarmi. Con molto garbo mi ha chiesto indicazioni: io ho detto che non darò nessuna indicazione in merito. Ho lasciato questa persona libera di scegliere. Qualche giorno dopo, ho visto che questa persona ha fatto scelte che hanno un nome e un cognome, di partito. Questo sistema è incancrenito. Mi preoccupa. Non voglio fare il Don Chisciotte, ma sto cercando di non fare sconti a nessuno”.
Poi aggiunge: “Non sono condizionabile. Nella sanità pubblica diverse cose non vanno. Io vado avanti per la mia strada. Non mi lascio manovrare da nessuno. Non me la prendo con i singoli esponenti della maggioranza, è un sistema che condiziona anche loro”.
In un’intervista rilasciata alla testata online LiveSicilia, Totò Cuffaro afferma che, nella partita delle nomine nella sanità siciliana, hanno vinto “Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega. Io vengo considerato un vincente, anche se non lo sono. Come Raffaele Lombardo, in questa vicenda, ho perso. Perché non c’ero”.
E, allo stesso proposito, Raffaele Lombardo, leader MPA, secondo il quotidiano La Sicilia, avrebbe confidato a telefono: “Non mi piace che a prendere le decisioni sia un club ristretto o una cricca”.
Si potrebbero scrivere pagine e pagine a partire da queste dichiarazioni. Ma forse è meglio lasciare che si commentino da sole. Così, ogni lettore può fare le proprie personali considerazioni e riflessioni.