Pino Crapanzano
La signora Pina, Giuseppa Vitello per l’anagrafe, ieri (6 settembre 2024) ha superato la soglia dei suoi primi cento anni.
A festeggiarla erano presenti, in un noto locale nei pressi di Favara, i figli Maria e Giuseppe Crapanzano, la nuora Francesca, i nipoti Floriana e Salvatore con la fidanzata Ann-Sophie.
Erano pure presenti: la sorella Teresa (96 anni), che, per l’occasione è venuta da Sondrio, e la sorella Anna (94 anni), ciascuna con i propri figli e relative famiglie, alcuni dei quali sono venuti dalla Germania, ed ancora altri nipoti, parenti e un ristretto numero di amici veramente vicini.
Fra i vari regali che la signora Pina ha ricevuto, annoveriamo una pergamena con gli auguri dell’intera città di Favara, consegnata dal Sindaco Antonio Palumbo alla festeggiata ed ancora uno che è veramente particolare e più unico che raro: la prima copia (in bozza) dell’ultimo libro scritto dal proprio figlio Giuseppe, che uscirà a breve e che parla anche della vita di Pina alla quale il libro è dedicato e del quale Ann-Sophie ne ha letto una paginetta, dal titolo “Crocerossina” (vedi di seguito).
Dopo il mancato festeggiamento della nonna Giuseppa (a mammapippì), per soli pochi mesi, hanno già festeggiato i 100 anni le figlie Gerlanda e Giuseppa ed ora si aspetta il turno delle due sorelle più piccole: Teresa, 96 anni e Anna 92.
Lettura della pagina 180, dal titolo:
Crocerossina
Verso la fine del mese di giugno del 1943, non avendo ancora compiuto i 19 anni, mentre si preparavano per la mietitura del frumento, come un fulmine a ciel sereno, arrivò in casa Vitello, in via Carducci, una cartolina precetto indirizzata a Vitello Giuseppa.
Era una cartolina proveniente dal Ministero della guerra che invitava la destinataria ad essere pronta per presentarsi al comando dei carabinieri entro la fine di luglio per andare a ricoprire il ruolo di crocerossina negli ospedali da campo, in zone di guerra.
Le infermiere, infatti, non erano più sufficienti e si richiedeva l’aiuto delle ragazze che avevano compiuto i 18 anni di età per essere adibite, dopo avere frequentato un corso di preparazione, a ricoprire tale mansione come ausiliarie proprio nel ruolo di crocerossine.
Tante a Favara, come in altre parti d’Italia, sono state le ragazze che avevano ricevuto una cartolina simile e molte sono state quelle che sono partite.
Nel nostro caso, invece, essendo sbarcati, il 10 luglio, gli alleati in Sicilia, tale programma venne bloccato e “Vitello Giuseppa”, mia madre, rimase a Favara.
Se la partenza fosse stata fissata solo qualche giorno prima, non possiamo immaginare quale sarebbe potuta essere la sua destinazione né il suo destino.
Quando si dicono le coincidenze, mentre al fidanzato a Cento, a causa dello sbarco degli americani veniva sospesa la licenza premio per andare a Favara, alla fidanzata, contemporaneamente e per lo stesso motivo, capitò di non partire da Favara per raggiungere i campi di battaglia di una ignota destinazione’.