Il Tar di Palermo ha sospeso la procedura del concorso a n. 7 posti di tecnico sanitario di radiologia, indetto dall’ASP di Agrigento, poiché il presidente della commissione esaminatrice è assessore in un Comune ricadente nell’ambito territoriale dell’ASP e un componente della commissione è consigliere in altro Comune che fa parte dell’ASP di Agrigento
Il concorso a 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
Nel 2022 L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura – a tempo indeterminato – di diversi posti vacanti, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica.
All’esito della prima prova scritta l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alla successiva prova pratica.
Ma alcuni dei candidati risultati non ammessi hanno ravvisato la sussistenza di alcuni vizi sulla regolare composizione della Commissione esaminatrice. Così, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Mario La Loggia, hanno proposto un ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, per ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione d’esame.
La sospensiva nell’ambito del ricorso straordinario
Con Decreto del Presidente della Regione, in conformità al parere vincolante del 20.05.2023 reso dal Consigli di Giustizia Amministrativa, è stata accolta la sospensione di tutti atti impugnati.
Ma come se nulla fosse accaduto, l’ASP di Agrigento, con successiva delibera, ha approvato la graduatoria finale del concorso. Pertanto, avverso tale provvedimento, i ricorrenti, sempre con il patrocinio degli Avvocati Rubino, Impiduglia e La Loggia hanno proposto motivi aggiunti al ricorso straordinario.
A questo punto, l’ASP di Agrigento ed alcuni controinteressati (candidati vincitori) difesi dagli avv. Giovanni Immordino e Giuseppe Immordino hanno chiesto la trasposizione del predetto ricorso innanzi al Giudice Amministrativo e, conseguentemente, il giudizio veniva incardinato innanzi al TAR-Palermo.
La trasposizione del giudizio al TAR
Nell’ambito di tale giudizio gli Avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto hanno censurato l’illegittimità degli atti adottati dalla Commissione d’esame in ragione di alcuni elementi incidenti proprio sull’imparzialità della detta Commissione d’esame.
Segnatamente, veniva rappresentato in giudizio che un Commissario – il dr. Antonio Nobile -, prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, aveva preso parte alle consultazioni celebratesi per l’elezione del Sindaco ed il rinnovo del Consiglio Comunale del Comune di Ravanusa, risultando altresì eletto quale Consigliere Comunale; ed ancora, che il Presidente della Commissione – il dr. Angelo Trigona – successivamente a tale nomina, era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.
In ragione di quanto sopra, gli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno dunque rilevato che i suddetti componenti della commissione esaminatrice non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, con conseguente illegittimità sia della composizione della Commissione esaminatrice che degli atti da quest’ultima adottati.
La sospensiva del TAR
Con ordinanza del 6 settembre 2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avvocati Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha osservato che in ragione degli incarichi politici ricoperti in due comuni dell’Agrigentino dai due componenti della Commissione giudicatrice debba considerarsi sussistente una stretta connessione territoriale tra l’area di attività dell’Ente che ha indetto il concorso (ASP di Agrigento) e l’ambito in cui i suddetti Commissari esercitano l’attività politica, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti.
Pertanto, il TAR – Palermo, con la predetta ordinanza ha sospeso l’efficacia degli atti impugnati afferenti il concorso, fissando l’udienza di trattazione del merito del ricorso all’udienza del 5 dicembre 2024.