Come già anticipato nel nostro articolo di qualche giorno fa (cliccare qui per leggerlo), il TAR Sicilia di Palermo ha voluto attendere la camera di consiglio del 25 settembre per esprimersi sull’istanza cautelare proposta da alcune associazioni di protezione ambientale e/o faunistica unitamente al ricorso per l’annullamento del calendario di caccia della regione Sicilia.
E, nell’udienza in camera di consiglio, il TAR si è espresso rigettando l’istanza cautelare con cui le associazioni anti-caccia chiedevano la sospensione dell’efficacia del calendario venatorio nelle more del giudizio di merito instaurato per l’annullamento del calendario medesimo.
D’altronde, si sono costituite in giudizio anche le associazioni pro-caccia e-come è accaduto nelle stagioni precedenti- è stata -e continuerà ad essere- battaglia legale davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.
In sede cautelare è andata bene alla regione Sicilia, difesa dall’Avvocatura dello Stato, e alle associazioni pro-caccia, difese alcune dall’avvocato Girolamo Rubino e dall’avvocato Massimiliano Valenza e altre dall’avvocato Alfio Barbagallo.
Adesso si attende il giudizio di merito, fissato per il 4 dicembre prossimo venturo.
Intanto si va ovviamente avanti con il calendario venatorio approvato con decreto del presidente della regione siciliana Renato Schifani (allora titolare ad interim dell’assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea) il 17 luglio scorso.
Chi vuole leggere il calendario venatorio 2024/2025 può cliccare qui per scaricarlo.