Lettera aperta del Circolo PD Agrigento Vittoria Giunti al Direttore generale dell’Asp
“La tutela della salute non è una concessione ma un diritto fondamentale dell’individuo come recita l’ art. 32 della nostra Costituzione.
Questo diritto, nella nostra provincia e nella nostra città, viene da troppo tempo calpestato con grave lesione della dignità delle persone e dei cittadini più deboli.
Che le nostre strutture sanitarie non riescano a dare le dovute risposte ai cittadini, relativamente ai loro bisogni assistenziali, è assolutamente evidente ed è confermato da alcuni pericolosi segnali.
Un primo segnale è rappresentato dalle lunghe liste di attesa, sia per accedere alle visite ambulatoriali e/o alle prestazioni di diagnostica strumentale ambulatoriale che per accedere al ricovero ospedaliero ordinario.
Direttore Generale, non è dando la notizia a mezzo stampa della creazione di un “percorso di garanzia e tutela” per l’abbattimento delle liste di attesa, che si risolvono i problemi. Il “percorso di garanzia e tutela ” è da sempre presente nei diversi Piani nazionali del governo delle liste di attesa e, addirittura, nel 2019, è stato recepito dalla stessa Asp di Agrigento, che deliberò allora il Piano attuativo aziendale per l’abbattimento delle liste di attesa.
Piuttosto Direttore Generale pubblichi settimanalmente, sul sito dell’Asp, quali sono i tempi di attesa, in modo tale che il cittadino possa evincere con chiarezza e senza fraintendimenti quanto tempo dovrà attendere per accedere ad una prestazione ambulatoriale .
Direttore Generale, non siamo più disposti a tollerare un sistema in cui non si sostiene adeguatamente, o forse in alcuni casi addirittura si ostacola, l’attività istituzionale. Perché? Per favorire gli interessi di qualcuno? E’ inammissibile che per accedere ad alcune prestazioni si debbano attendere mesi e mesi ed invece con il ricorso all’attività libero professionale le risposte sono magicamente immediate.
Vogliamo ricordare allora al Direttore Generale che in presenza di liste di attesa ha l’obbligo di bloccare l’attività libero professionale in intramoenia!
Un altro pericoloso segnale che denota l’assoluta inadeguatezza della sanità agrigentina è lo sconfortante dato sulla mobilità sanitaria passiva e cioè il ricorso a cure fuori la provincia di Agrigento, dato che fa da contraltare all’irrilevante capacità attrattiva delle nostre strutture sanitarie, irrilevante sia per i pazienti che vanno a curarsi fuori provincia che per i sanitari, i medici in particolare, che preferiscono lavorare in contesti più gratificanti. Rifletta Direttore Generale.
Vogliamo ricordare poi al Direttore Generale che non è con le c.d. prestazioni aggiuntive (pagate anche 100 euro/ora per il medico), a cui si fa ricorso ormai da tanti anni, che si migliorano i servizi.
Le c.d. prestazioni aggiuntive, che hanno “dopato” il sistema, sono servite soltanto a depauperare l’Asp di risorse finanziarie, per mettere dispendiosi pannicelli caldi che non hanno migliorato il sistema, buone solo a creare quello che potrebbe essere un gigantesco danno erariale a cui dovrebbe prestare la dovuta attenzione la Magistratura contabile.
Direttore Generale, riveda allora la politica del personale dove si annida il cancro della malapolitica cominciando a ricollocare immediatamente i c.d. imboscati ed i “finti” malati nelle strutture dove sono stati originariamente assegnati e con le reali qualifiche di appartenenza e proceda all’ assegnazione del personale nel rispetto delle regole, della trasparenza e della meritocrazia.
Risulta allora conseguente ad un sistema sanitario marcio, e non è frutto del caso, se in Sicilia con cure migliori si potrebbe evitare 1 morte su 10 (ISTAT) e non è nemmeno un caso se, sempre secondo l’ISTAT, sono sempre più i cittadini che rinunciano alle cure per le difficoltà ad accedervi.
Questo contribuisce a diminuire le aspettative di vita dei siciliani (ISTAT)!
Direttore Generale, allora cambi. Provveda a rendere funzionale Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agrigento. Si attivi per l’immediata realizzazione nello stesso Ospedale del servizio di Anatomia Patologica. Direttore Generale, se il tempo è vita, assicuri al cittadino con ictus cerebrale l’immediato accesso alla Stroke Unit presente solo sulla carta; risparmierebbe alla collettività centinaia di inabili che sono un dramma per le famiglie ed un peso economico non indifferente per la società. Direttore Generale, ripristini la Chirurgia Vascolare del capoluogo e faccia rientrare quei medici eventualmente dirottati, immeritatamente, ad altri prestigiosi incarichi. Direttore Generale, proceda all’attivazione presso l’Ospedale di Agrigento di posti letto ordinari di Oncologia. Riporti il servizio di Psichiatria presso l’ospedale di Agrigento. Direttore Generale, non dimentichi neppure di attivare immediatamente “veri” servizi ospedalieri e/o unità operative per le discipline di Diabetologia, Malattie infettive, Pneumologia e Gastroenterologia di cui si sente tanto il bisogno.
Sig. Direttore Generale, riveda la sua politica sanitaria con gli occhi del cittadino, intercettandone i bisogni. Insomma, non si faccia trascinare dalla malapolitica.
Faccia semplicemente il Direttore Generale!”
Il Circolo PD Vittoria Giunti di Agrigento
Agrigento, 07 Ottobre 2024