Pensavamo si risolvesse positivamente la questione del servizio asacom in favore degli alunni disabili che frequentano le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Agrigento
Lo pensavamo perché il sindaco Francesco Miccichè -dopo che aveva evitato di posare persino lo sguardo sul sit-in di protesta davanti al Municipio- è sembrato essere interessato, tanto che aveva comunicato alla stampa: “il mio impegno rimane quello di risolvere la questione con la massima serietà, nel rispetto delle esigenze di chi ha realmente bisogno”.
Invece, niente.
Al tavolo tecnico di oggi,15 ottobre, l’assessore Gioacchino Alfano ha comunicato ad associazioni e sindacati che l’amministrazione comunale non può coprire l’intera spesa necessaria per il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione in favore di tutti gli alunni disabili e per l’intera durata dell’orario scolastico di ogni giorno.
Ha dato solo un contentino: il servizio sarà decurtato -anziché del 40 per cento- del 20%. Ciò grazie ai fondi reperiti in sede di distretto socio-sanitario.
Il nostro suggerimento
Ma noi vogliamo dire: il Comitato dei Sindaci del Distretto AG1 (che peraltro è presieduto e guidato da Francesco Miccichè nella qualità di sindaco del Comune capofila) non può fare un ulteriore sforzo e raddoppiare i fondi messi a disposizione per il servizio asacom da svolgere nei comuni del Distretto?
Le somme annuali a valere sul Fondo Nazionale Politiche Sociali dell’ultimo quinquennio sono state tutte utilizzate? E’ molto improbabile, conoscendo i tempi di programmazione e di spesa delle ATS e dei Comuni in materia socio-sanitaria e socio-assistenziale. Perché allora non rimodulare le somme non spese degli anni più lontani, destinandole alle azioni dell’area d’intervento famiglia e minori e, in particolare, a quella del sostegno socioeducativo scolastico/potenziamento del servizio asacom?
In fondo, mancano circa 80 mila euro per erogare nel 2024 il servizio asacom per intero.
Si possono trovare: o con la suggerita rimodulazione (da parte del Comitato dei Sindaci del Distretto AG1) degli importi del FNPS non spesi nei precedenti anni oppure con una mera operazione di restyling del bilancio 2024, rimpinguando le somme nell’apposito capitolo.
La lettera dell’Arcivescovo e della Caritas
Ci avevano probabilmente creduto, nella soluzione positiva, anche l’Arcivescovo monsignor Alessandro Damiano e il direttore Caritas diocesana Valerio Landri, i quali -in vista del tavolo tecnico di stamattina- avevano indirizzato una lettera a firma congiunta sia al sindaco Miccichè sia all’assessore Alfano, invitando ad effettuare il massimo sforzo per garantire il servizio asacom per tutti e per l’intero orario scolastico.
Avevano parlato di “giusto diritto all’assistenza”; di consapevolezza della gravosa dei genitori con figlio diversamente abili; di “responsabilità dell’intera comunità di prendersi cura dei più fragili e indifesi”; di “supportare le famiglie” e “far sentire loro la presenza delle istituzioni”; di “spianare le montagne che la disabilità innalza”…
Invece, si è ottenuto poco
Davvero poco. Ed allora perché non condividere quanto affermato dal responsabile Codacons Giuseppe Di Rosa il quale dice: “È inaccettabile che a pagare per scelte sbagliate siano proprio i più fragili. Il Comune ha il dovere morale e politico di trovare le risorse necessarie per garantire il servizio senza alcuna riduzione”.
E’ una dichiarazione divisiva? Strumentale? Polemica? Finalizzata a raggiungere obiettivi personali ed elettorali.
Niente affatto. E’ la pura verità!
La nostra terra è condannata a subire, oltre ai soprusi, anche l’onta di una cattiva immagine per via dei programmi televisivi nazionali, come -per esempio- quello del TG-5 dell’Indignato Speciale, raggiungibile cliccando su questo link.