“Da circa cinque anni, ben 30 milioni di euro destinati ai disabili ai sensi della legge n. 112/2016 sul “Dopo di noi” giacciono nelle casse regionali e non si riescono a spendere” -lo scrive il deputato regionale Fabio Venezia nel suo profilo facebook.
Quindi aggiunge: “Tutto ciò mentre in Sicilia 16 mila disabili gravi e gravissimi insieme alle loro famiglie attendono più sostegno dalle istituzioni”.
Con tali motivazioni, il deputato PD (che è anche sindaco di Troina, la cittadina in cui sorge l’Oasi Maria SS. ONLUS – Ospedale Classificato che si prefigge obiettivi di ricerca scientifica insieme a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità sul ritardo mentale e sull’ involuzione cerebrale senile) ha presentato apposita interrogazione parlamentare per chiedere all’Assessore regionale della famiglia e delle politiche sociali di avviare le iniziative necessarie per sbloccare i fondi del “Dopo di noi” .
Della questione nei giorni scorsi si è pure occupato il quotidiano la Repubblica-edizione di Palermo con un puntuale servizio.
In Sicilia, dunque, ci cono circa 16 mila disabili gravi e gravissimi, ma gli investimenti della legge 112/2016 permangono al palo. Eppure questa legge aveva istituito un Fondo Nazionale con ben 30 milioni di euro per il “Dopo di noi” in Sicilia. Ma qui i progetti abitativi per i disabili gravi e gravissimi non decollano.
Pare che l’Assessorato regionale alla famiglia e alle politiche sociali non riesca ad erogare le dovute somme ai Distretti socio-sanitari dell’isola, dopo la prime erogazioni di 4 milioni di euro per il biennio 2016-2017, poiché i Distretti non rendicontano (probabilmente non spendono) gli importi già accreditati.
I Distretti socio-sanitari siciliani (in tutto 56, di cui 7 in provincia di Agrigento) lamentano che le strutture idonee a realizzare i progetti sul “Dopo di noi “ sono poche.
In tale situazione, nel passato, ANFFAS-Sicilia ha messo in luce notevoli preoccupazioni e criticità, facendo anche l’accesso agli atti in diversi Distretti socio-sanitari e chiedendo talvolta il commissariamento delle Regioni e dei Distretti inadempienti.
Intanto, però, a causa dei ritardi nelle rendicontazioni, le risorse statali non sono disponibili. Ne consegue che le misure per l’accompagnamento e per la fuoriuscita dal nucleo familiare e, soprattutto, le soluzioni abitative continuano a restare al palo.
La foto tratta dal web-site di Anffas-Sicilia https://www.anffasicilia.it