Sono 24 su 43 i Comuni della provincia di Agrigento che dovranno restituire in tutto o in parte i fondi assegnati dalla Regione -nell’anno 2022- per realizzare iniziative di democrazia partecipata, ma non spesi
Tre di questi Comuni dovranno restituire soltanto una piccola parte della somma ricevuta, in quanto non spesa effettivamente. Si tratta del Comune di Alessandria della Rocca che dovrà restituire la somma di 130,88 dall’intero importo ricevuto di euro 20.568,50; del Comune di Cianciana che dovrà restituire appena 30,53 euro dall’intero importo ricevuto di euro 6.090,53; ed infine del Comune di Santo Stefano di Quisquina che dovrà restituire 1.514,10 euro a fronte della somma di euro 14.120,10 ricevuta
Gli altri 21 Comuni agrigentini dovranno restituire l’intero importo, così come segue:
A livello regionale, invece, i Comuni sanzionati, con la restituzione totale o parziale dei fondi attribuiti, sono ben 181 e il totale delle sanzioni ammonta -stando al decreto dirigenziale che può essere scaricato e letto cliccando qui– a ben 1.340.116,67 euro che costituisce oltre un terzo dei fondi effettivamente assegnati dalla Regione ai Comuni per le finalità della democrazia partecipata e quantificati in 3.983.129,18 di euro.
Com’è noto, la normativa regionale siciliana sulla democrazia partecipata (risalente all’anno 2014) ha fino a oggi imposto a tutte le Amministrazioni Comunali dell’isola di spendere per la democrazia partecipata almeno il 2% dei fondi per le autonomie locali che ricevono ogni anno dalla Regione, invitando le associazioni o i cittadini singoli od associati a proporre progetti che poi vengono selezionati e approvati dai Comuni stessi per essere finanziati e concretamente realizzati.
I Comuni che non realizzano i progetti selezionati o non avviano il processo di selezione o, pur avviandolo, non procedono alla selezione, restano poi obbligati a restituire la somma ricevuta.
Il decreto in questione riguarda le somme relative all’anno 2022 e curiosamente annovera anche una sanzione di 61 centesimi nei confronti del Comune di Trappeto (Pa) che ha speso per le finalità previste l’intera cifra assegnata, salvo il residuo centesimale predetto.
Altra curiosità: dopo 8 anni di sanzioni, queste sarebbero le ultime (le sanzioni riguardanti l’annualità 2022 che è l’ottava di cui i Comuni fruiscono per l’assegnazione dei fondi destinati alle forme di democrazia partecipata). Infatti, una legge regionale del novembre 2023 ha abolito siffatte sanzioni con decorrenza, per l’appunto, dall’anno 2023.