La droga dilaga anche in territorio agrigentino e, per fermarla, non basta l’ottima ed efficace azione preventiva e repressiva delle forze dell’ordine che stanno ottenendo tanti e continui successi nella lotta contro questo fenomeno
Occorre che si mobiliti la società civile tutta, a partire dalle agenzie educative e formative del territorio
Secondo la segreteria generale della CGIL di Agrigento, le forze dell’ordine stanno “svolgendo un ruolo fondamentale nella lotta contro la droga con sequestro di ingenti partite, venduta sempre più a prezzi popolari”, ma appare evidente la grave pericolosità del fenomeno che ormai ha permeabilizzato il tessuto sociale specialmente a livello giovanile.
Il contrasto all’imperversare del fenomeno non può essere affidato esclusivamente alle forze dell’ordine.
Secondo Alfonso Buscemi, segretario generale della CGIL di Agrigento, Così è diventato urgente un intervento delle Istituzioni che hanno il dovere di intervenire con immediatezza, assumendo le iniziative opportune.
“ll contrasto alla droga nella provincia dovrebbe basarsi su un’azione coordinata tra istituzioni, servizi sociali, scuole e comunità”- dice Alfonso Buscemi.
Indi sottolinea “ l’importanza di investire in politiche preventive, come l’educazione e la sensibilizzazione, oltre a offrire supporto alle persone vulnerabili, creando alternative sociali e lavorative”.
Il segretario generale CGIL evidenzia anche “la necessità di rafforzare il sistema di cure e riabilitazione per chi è già dipendente, così da ridurre i rischi legati alla droga e favorire un recupero duraturo”.
E conclude che “la comunità dovrebbe essere coinvolta attivamente nel monitoraggio e nella prevenzione, creando una rete di supporto solida per contrastare il fenomeno a livello locale”.
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