Venerdì 6 dicembre alle ore 10:00, il plesso scolastico “Mendola -Vaccaro” dell’Istituto Comprensivo “A. Camilleri “- presieduto da Rosetta Morreale- ospiterà il: Convegno “Civica -mente” organizzato dall’Ass. “Favara per il Futuro” presieduta da Diego Antonio Giglia.
Venerdì 6 dicembre alle ore 10:00, l’ I.C. “A. Camilleri” ospiterà, nel plesso Mendola-Vaccaro sito in via Compagna, n. 18, il convegno “Civica mente” – idee e valori per crescere insieme organizzato dall’Ass.ne Favara per il Futuro” presieduta da Diego Antonio Giglia.
STRUTTURA DEL CONVEGNO
In apertura, i saluti di: Rosetta Morreale, Dirigente scolastico dell’I.C. “A. Cammilleri; Antonio Palumbo, sindaco di Favara; Miriam Mignami, presidente del consiglio comunale di Favara; Don Calogero lo Bello, presidente del CPC (Consiglio Pastorale Cittadino); don Nino Gulli, arciprete di Favara.
Introduce Diego Antonio Giglia, presidente dell’associazione “Favara per il Futuro”.
Interventi: on. Ruggero Razza, europarlamentare ECR, Docenti e studenti dell’istituto Camilleri.
Moderatore dell’incontro: il docente Giovanni Costanza
DICHIARAZIONI DEGLI ORGANIZZATORI:
Così Diego Antonio Giglia:- presidente dell’associazione “Favara per il Futuro”: “Insieme, costruiamo una società più giusta e solidale, dove l’educazione civica è il cuore pulsante. A scuola, impariamo a essere cittadini attivi, rispettando le regole e partecipando alla vita della comunità. Fuori dalle aule, mettiamo in pratica questi valori con piccoli gesti quotidiani. Questo convegno-ha concluso- ci unisce nel percorso verso un futuro migliore, dove ognuno di noi ha un ruolo fondamentale”.
Rosetta Morreale, dirigente scolastica dell’I. C. “A. Camilleri ha sottolineato: “L’insegnamento e l’apprendimento dell’ Educazione Civica è un obiettivo irrinunciabile nella mission della nostra scuola. L’educazione civica possiede sia una dimensione integrata sia una trasversale che coinvolge così l’intero sapere. La scuola – ha aggiunto- è la prima palestra di democrazia, una comunità in cui gli alunni possono esercitare diritti inviolabili nel rispetto dei doveri sociali. Qui – ha concluso la dirigente Morreale – gli alunni si confrontano con regole da rispettare e vivono nella quotidianità esperienze di partecipazione attiva che costituiscono il primo passo verso il loro futuro di cittadini attivi, consapevoli e responsabili.