All’ultimatum di Carlo Fanara “o mi fai lavorare o me ne vado” è arrivato il licenziamento del sindaco, annunciato nella conferenza stampa di oggi, che ha visto l’esclusione di Siciliaonpress negli inviti alla stampa.
Diciamo subito che al sindaco non gli riesce di farne una buona, ché l’ex prefetto, uomo delle istituzioni ha fatto il possibile per essere licenziato e, finalmente, c’è riuscito. Termina così il suo incarico di amministratore, ma per averlo ascoltato, continuerà a lavorare per Favara.
Per quanto riguarda il nostro giornale, ci siamo tolti il pensiero di ascoltare parole in libertà per poi andare a cercare l’informazione fuori, tra le strade del paese e tra i disagi dei cittadini.
Certamente è la prima volta che capita, a qualsiasi livello, di escludere una testata giornalistica dalla convocazione di una conferenza stampa, ma l’attuale è il sindaco che stupisce in tutte le occasione e, certamente, non avrà voluto farsi scappare anche questa opportunità.
Del resto, ha dimostrato in più occasioni di non gradirci e noi ce ne facciamo una ragione.
Ci piace invece ascoltare Carlo Fanara che, strano a dirsi, rivolge al sindaco le stesse identiche critiche del cittadino normale, del buon padre o madre di famiglia, costretti a subire gli effetti di una pessima amministrazione della cosa pubblica.
Ci piace Carlo Fanara che invita tutti i giornalisti, pure Zorro, se non fosse per la sua personale indisponibilità ad essere presente.
2 commenti
E’ stato un errore
quello del sindaco Rosario Manganella a non invitare Siciliaonpress. Lo sappiamo tutti che il sindaco molte volte non ha gradito gli scritti di Franco Pullara, i suoi articoli ed i suoi editoriali. Il “non gradimento” per usare un eufemismo, è arrivato fino al punto, come hanno detto i Socialisti Riformisti, di spostare la moglie dipendente comunale in altro ufficio per punirlo. Mi viene difficile crederlo.
Non gradimento che adesso si concretizza con il non invito alla conferenza stampa? Ancora difficoltà.
Se è così, ovvero se il Gabinetto del Sindaco non ha invitato Franco Pullara per ordine specifico di Manganella, non ci sono scuse.
MANGANELLA SBAGLIA E SBAGLIA DI GROSSO
Escludere una testata giornalistica come Siciliaonpress dalla conferenza stampa “per ripicca” è un errore che un sindaco non dovrebbe commettere.
La stampa non può essere bella e amica se scrive a “pro” e brutta, sgradita e di parte se scrive “contro”.
Franco Pullara oltre che giornalista stimato è anche Direttore di testata, che non usa certo per scopi personali.
Spero che sia solo una spiacevole parentesi
La missiva è stata protocollata il 15 maggio (dell’anno scorso). Si attende ancora una risposta in merito chiesta al nostro Sindaco prof. Rosario Manganella. Grazie
Comitato Beni Comuni
Favara
Solo rispettando i luoghi e le nostre radici possiamo migliorare noi stessi e la società
Al Sindaco del Comune di FAVARA
sede
epc
ANCI SICILIA Associazione Nazionale Comuni d’Italia
ASSOSTAMPA SICILIANA Associazione Siciliana della Stampa Ordine dei Giornalisti di Sicilia
Agli Organi di stampa della provincia di Agrigento
Il Comitato Beni Comuni interviene su obblighi, norme e leggi da tenere in considerazione per regolamentare la Comunicazione istituzionale.
La Comunicazione istituzionale traccia un identikit della pubblica amministrazione, rende visibile il rendiconto delle cose da fare e che sono state fatte, giunge ai cittadini senza filtri, promette correttezza, tempestività e completezza, propone strumenti di conoscenza utili alla partecipazione, fornisce le idee guida di una istituzione che cambia, concede una verifica in tempi reali delle scelte compiute, si evolve a seconda della domanda dei cittadini e delle tecnologie che è in grado di utilizzare. La comunicazione promuove flussi di informazioni nei due sensi e costruisce una rete di risorse che migliorano i servizi del cittadino.
Il Comitato Beni Comuni di Favara, nella profonda convinzione ad interagire per il bene collettivo, vuole con questa missiva evidenziare l’attribuzione fondamentale da far assumere al portavoce e all’ufficio stampa presso gli Enti locali e le Amministrazioni pubbliche, dove tali ruoli si costituiscono nel pieno rispetto delle norme vigenti.
In dettaglio, il Comitato cittadino:
valutata la L.R. n. 10 del 30 aprile 1991;
valutata la legge 8 Giugno 1990 n. 142, come recepita con legge regionale 11 dicembre 1991, n. 48, modificata dalla L.R. 30/2000;
valutata la legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44 e successive modifiche;
valutata la L.R. 7/92;
valutata la L.R. n. 26/93;
premesso che la legge 7 giugno 2000, n. 150, in attuazione dei principi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa, disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni;
valutato l’art. 7 della succitata legge che prevede testualmente: “l’organo di vertice dell’Amministrazione Pubblica può essere coadiuvato da un portavoce, interno e anche esterno all’Amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale, con gli organi di informazione”;
prendendo atto che le attività di informazione si realizzano attraverso il portavoce e l’Ufficio Stampa, così come indicato dall’art. 6 della succitata legge;
valutato l’art. 127 della L.R. 26.3.2002 n. 2 che, nel sancire l’applicabilità nella Regione Siciliana degli artt. 1,2,3,4,5,6,7,8, e 9 della legge 150/2000, al comma 5° prevede l’obbligo, in sede di predisposizione dei bilanci comunali, di individuare un capitolo dedicato alle spese complessive per la comunicazione e informazione pubblica, in una percentuale non inferiore al 2% delle risorse generali;
valutato, altresì, l’art. 11 della L.R. 28.12.2004, n. 17 che, nel modificare il precitato art. 127 della L.R. n. 2/2002, ribadisce l’applicazione delle norme relative alla comunicazione e informazione pubblica;
nel richiamare la circolare n. 14 del 20.08.2007, Prot. n. 1131, dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali, con la quale viene previsto che, ai sensi dell’art. 16 della legge regionale 7 marzo 2000, n. 8, solamente i Comuni con popolazione inferiore ai diecimila abitanti possono consorziarsi tra loro per la creazione di un ufficio stampa consortile;
valutato l’art. 46 del Decreto Legge 112/2008 che al 2° comma cita testualmente : “gli enti locali possono stipulare contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione, solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge..” si considera altresì che se tali ruoli sono presi all’interno dell’Ente, le figure professionali debbono essere in possesso di specifici requisiti, che possano garantire l’espletamento delle attività di cui sopra, previste da norme nazionali e regionali;
dato atto che le attività di portavoce e ufficio stampa rientrano tra le attività istituzionali dell’Ente;
si determina che, il conferimento di tali ruoli debbono essere regolamentati a dar quindi incarico a professionisti congrui ai suddetti regolamenti legislativi espletati.
Tutto ciò premesso, e alla luce del fatto che l’Amministrazione locale del Comune di Favara divulga, o fa divulgare, comunicati stampa a firma di Rosaria Spataro;
Il Comitato Beni Comuni chiede al sindaco, prof. Rosario Manganella, i seguenti chiarimenti in merito:
se codesta A.C. ha già provveduto ad istituire l’Ufficio stampa presso l’Ente locale e se si è parallelamente coadiuvato di un portavoce;
se nell’attuare le eventuali e relative determine si è tenuto conto del rispetto nelle norme regolamentate dalla Legge regionale 18 maggio 1996 n. 33, e dalla Legge 7 giugno 2000 n. 150;
se risulta a nome della Sig.ra Rosaria Spataro conferito l’incarico ad alto contenuto professionale (quindi, con la relativa iscrizione all’albo dei giornalisti) di collaborazione per l’attività o di portavoce o di responsabile ufficio stampa di codesto Ente;
se si sono già istituiti gli incarichi suddetti, si vuole capire come attuati e con quali criteri di scelta, verificando l’eventuale determina che ha conferito tali mandati e l’adozione di tutti gli atti consequenziali;
se in sede di predisposizione dei bilanci comunali, si sta tenendo conto del capitolo dedicato alle spese complessive per la comunicazione e informazione pubblica, per come prevede la legge, in una percentuale non inferiore al 2% delle risorse generali.
Negli ultimi anni, in Sicilia, si sono moltiplicati i casi degli uffici stampa “abusivi”, con impiegati o addirittura politici che si improvvisano giornalisti. E che in qualche caso l’Ordine regionale ha minacciato di denunciare per esercizio abusivo della professione.
Va sottolineato che se un breve comunicato stampa di poche righe è appannaggio anche del comunicatore e la breve dichiarazione personale può essere diffusa anche dal politico, queste due figure non possono scrivere e diffondere press release.
Inoltre, come detto, nella Pubblica amministrazione siciliana, esistono degli uffici stampa abusivi, nati perché taluni sindaci e amministratori tendono a considerarli non un presidio al servizio della trasparenza e dunque dei cittadini, ma un loro personale ufficio pubblicitario.
“Rapporto tra la stampa, l’informazione e il Comune di Favara… Abbiamo la netta sensazione che, da un po’ di giorni a questa parte, stiamo assistendo ad una serie di interventi sui mass-media che collocherebbero, a nostro modo di vedere, parte dell’informazione alla opposizione di questa maggioranza, di questo sindaco, di questa giunta.” (dalla Conferenza stampa del Sindaco Manganella del 20 gennaio 2012)
Carissimo Sindaco, alludendo le sue passate affermazioni, ci sembra giusto chiarire, con estrema franchezza, che una corretta informazione si può pretendere e parallelamente attuare solo con chi nell’informazione ci è immerso col ruolo assunto per professione.
Nel concludere, il Comitato Beni Comuni vuole far ricordare a tutti gli organi di stampa locale, in ossequio a quel principio di solidarietà tra colleghi che dovrebbe essere alla base dei rapporti tra i giornalisti, proposto al XXXI Congresso dell’Assostampa siciliana, di rispettare l’impegno assunto dai direttori, capiredattori, capiservizio e redattori dei media siciliani a pubblicare o trasmettere comunicati stampa o parte di essi riguardanti le pubbliche amministrazioni soltanto se provengono da una fonte garantita, ossia i colleghi che lavorano, con contratto giornalistico, in quell’ente.
Nell’attesa delle dovute precisazioni chieste alla nostra A.C., ci auguriamo che venga tutelato, a prescindere, la trasparenza nella comunicazione tra le istituzioni e il cittadino, nel pieno rispetto della legalità, per perpetrare i relativi strumenti utili alla partecipazione e per creare così i giusti presupposti nella speranza d’una Favara migliore.
Il coordinatore del Comitato Beni Comuni di Favara
Massimo Centineo