Un Territorio, una famiglia, un giovane enologo e un unico filo conduttore, la città di Favara. Questa è la storia di una azienda di famiglia che abbiamo deciso di raccontarVi con la speranza che possa essere da stimolo ai tanti che non credono che nel nostro territorio sia possibile fare impresa, sviluppare le proprie passioni e, soprattutto, realizzare i propri sogni.
Il territorio è la Favara del Barone Antonio Mendola, ampelografo, agronomo e viticoltore, padre del grillo, nato nelle campagne della sua Piana dei Peri da un di seme di catarratto bianco fecondato artificialmente con il zibibbo nella fioritura del 1869.
La famiglia è quella di nonno Giovanni, dei suoi figli e dei suoi nipoti e la storia di una vigna che parte negli anni ’20. La passione per l’agricoltura ha portato “U zi Giuvanni”, nome che ha preso il loro buonissimo nero d’avola, ad iniziare a piantare i primi vitigni.
Di quel tempo, ci racconta il nonno Giovanni Chianetta oggi 84enne, riecheggiano ancora oggi, i ricordi delle prime vendemmie, il vociare delle squadre di “omìni” che con le ceste e i piccoli rurali mezzi di trasporto, portavano fuori dai vigneti l’uva da mosto pronta per essere pigiata. Di quel tempo rimane anche la passione di vinificare ancora oggi quelle uve imbottigliando vini DOC e IGT.
Il Giovane enologo che contribuisce a realizzare tutto ciò è Giuseppe Bennardo, anch’egli favarese, che l’azienda Chianetta incontra nel suo cammino e con lui condivide quel desiderio di valorizzazione e di riscatto di un territorio troppo spesso offeso e sottovalutato.
Il desiderio di rimanere, di non partire e di dare, nella propria città, il contributo per la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio enologico ereditato, danno vita oggi a buonissimi vini autoctoni ma, soprattutto, hanno dato vita alla realizzazione di un sogno, quello che si legge negli occhi di nonno Giovanni quando osserva oggi le sue vigne nelle campagne di Lucia.