Ecco la nota del Gruppo Misto: “ll Presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Di Naro, dovrebbe inviare attacchi mediatici alla Maggioranza di cui lui stesso fa parte e preoccuparsi meno della Minoranza. Il Gruppo Misto, pur essendo all’opposizione, ha rinunciato al dibattito in aula, lasciando a malincuore la Maggioranza libera di votare indisturbata il bilancio, posto che, in ogni caso, alla fine di tutti i dibattiti e i rinvii, ha sempre avuto i voti per approvarsi tutti gli atti.
Il Gruppo Misto, che comunque non ha rinunciato alle proprie posizioni di critica, ha ritenuto saggio, nella particolare situazione sanitaria, evitare l’assembramento nell’Aula Consiliare e lasciare che la Maggioranza approvasse la proposta anche con poche presenze e, quindi, con meno rischio. Senza l’opposizione in aula, la Maggioranza, già ieri, se tutta presente, avrebbe potuto approvare lo strumento finanziario; a maggior ragione, potrà farlo oggi con soli dieci consiglieri. Meglio 10 persone che 24 in un’aula, peraltro disinfettata personalmente dal Presidente e dal suo Vice. Il Presidente, dunque, piuttosto che attaccare la minoranza richiami all’ordine i suoi. Se la prenda con se stesso e la sua Sindaca per aver portato in aula una così importante proposta a ridosso della scadenza e non strumentalizzi, ancora una volta, la questione dei precari, che avrebbero dovuto essere stabilizzati già da tempo, come hanno fatto quasi tutti gli altri comuni della Provincia. Chieda scusa all’Opposizione e si occupi di cose ben più importanti come, per esempio, pretendere l’appoggio politico di chi ha nominato in Giunta gli assessori”.
Questa invece la nota del gruppo dei consiglieri del MoVimento 5 Stelle ” No Anna Alba”. “I consiglieri comunali sono soggetti a rischio in quanto incontrano più persone di un normale cittadino. Alla luce dell’attuale emergenza causata dall’epidemia covid19, richiamare in aula i consiglieri e utilizzare sempre i lavoratori precari clcome scudo umano è un atto di sciacallaggio politico inaudito. Dopo l’emanazione del DPCM 9 marzo 2020 qualsiasi attività politica di un qualsiasi consiglio comunale è assimilabile ad assembramento tra gruppi di persone ed è pertanto derogabile a data da destinarsi. E’ obbligo delle Istituzioni dare l’esempio”