Bagheria ha dato i natali al poeta Ignazio Buttitta, al pittore Renato Guttuso, al matematico Giuseppe Bagnera, al regista Giuseppe Tornatore, al linguista Franco Lo Piparo, al fotografo Ferdinando Scianna, al giurista Francesco Scaduto, ai medici Giuseppe Cirincione e Domenico Lo Monaco, al pittore, fotografo e scrittore Carlo Puleo e a molti altri grandi personaggi, che hanno fatto la grande la Sicilia nel mondo. Giuseppe Maurizio Piscopo ne traccia un dettagliato profilo.
Conosco Carlo Puleo da circa quaranta anni. Carlo fa parte dei grandi personaggi di Bagheria uno splendido paese a soli 9 chilometri da Palermo, il paese delle splendide ville. Carlo è nato nel 1937. Già insegnante nelle scuole Regionali d’Arte, da mezzo secolo espone i suoi dipinti in gallerie d’arte in Europa e negli Stati Uniti. Come scultore ha realizzato numerose medaglie e sculture in bronzo. Tra queste un bassorilievo dedicato ai giudici Falcone e Borsellino per il comune di Bagheria (1998). Ha pubblicato molti volumi di narrativa e poesia, di cui uno dedicato all’amico Ignazio Buttitta. La fotografia è stata uno dei mezzi che gli ha consentito di esprimersi utilizzando il linguaggio della percezione visiva. Carlo Puleo è un personaggio che ha raccontato la vita di Bagheria attraverso le immagini e la memoria.
La memoria è dunque vita. E’ la vita stessa come ci ha insegnato Sant’Agostino, Aristotele, Borges, Tullio De Mauro, la lingua è il luogo nel quale la memoria si fa parola, si comunica e in quanto sostanza della comunicazione, si pone , come già sapevamo da Aristotele, a fondamento della società e della sua continuità. Il lavoro del fotografo è un lavoro duro carico di responsabilità. Tanto più quando si impegna nella rappresentazione delle persone, nel ritratto: l’ambito più difficile dell’arte fotografica è saper cogliere “il silenzio interiore”. A proposito di Carlo Puleo il Professore Antonino Buttitta ha scritto:- “Carlo Puleo è nato e vissuto in un paese come Bagheria, le cui strade per complesse vicende storiche che qui non è il caso di ricordare, sono affollate da geni imprevedibili anche se spesso improbabili. Tutti si sono sentiti grandi poeti, eccezionali pittori e comunque personalità uniche nei vari rami dell’economia, dell’arte e del sapere. Puleo ha frequentato a lungo Ignazio Buttitta ne ha appreso la lezione, ha cercato l’aspetto umano. Le immagini da lui realizzate ne mostrano coerenza e profondità. Non restano stampate sulla carta ma, in modo indelebile nella nostra memoria”.
Nei quadri luminosi di Carlo Puleo traspare un grande realismo costituito da una figurazione non più scontata e retorica, ma da uno stupefacente “alleggerimento “ formale, in cui gli intrecci e gli accostamenti, le fusioni, i timbri e i toni cromatici sono dosati da un esemplare equilibrio cromatico, capace di mettere in splendidi risalti le stesse nozioni originarie del colore: il rosso, il giallo, tra gli altri che trasmettono una particolare dosatura di se stessi e una luminosità da conferire al quadro una indescrivibile attrazione dello sguardo. Ha scritto Francesco Carbone :_ “Carlo Puleo è da considerare un intelligente ricercatore di forme in grado di conferire alla realtà dei linguaggi pratici sempre nuovi e non ha mai rischiato le esasperazioni linguistiche delle neoavanguardie, ma che ha guardate quest’ultime con grande cautela e oggettivo interesse”.
E’ la Sicilia, sempre la Sicilia che si trasforma in crocevia delle idee punto di incontro tra le civiltà, tra il suo legame con la realtà visibile: tra la sua voglia di racconto . La vicenda di Carlo Puleo ci riporta al mito di Ulisse. L’arte gioca su due figure mitiche: Ulisse e Penelope. Carlo è consapevole che la pittura non copia più il mondo: lo realizza, lo mette in scena, “malinconico e buffo come un dramma barocco” come ha scritto Dino Ales. Ogni volta che incontro Carlo in vari luoghi della Sicilia, penso sempre a Bagheria alla Villa dei mostri, e ai suoi grandi personaggi per quello che hanno saputo dare al mondo della Cultura. Grazie di cuore da parte di tutti i siciliani che credono nell’Arte di questa magica terra, piena di colori e di contrasti.
Giuseppe Maurizio Piscopo